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L’esecutivo punta a un’intesa entro il 30 novembre e il Tesoro valuta anche una riduzione del prezzo

Dopo l’arresto di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade, torna sul tavolo l’ipotesi di revoca ai Benetton. L’obiettivo del governo è mettere con le spalle al muro Atlantia, fortemente indebolita dall’inchiesta per frode e attentato alla sicurezza dei trasporti, l’ipotesi è di tornare alla revoca in caso di mancato accordo con Cdp. Tutti questi elementi messi sul tavolo – spiega il Sole 24 Ore – potrebbero portare a rivedere la valutazione di Aspi. Nel dettaglio, l’ipotesi su cui si sta ragionando è che l’incremento dei pedaggi, prima fissato all’1,75%, possa scendere all’1,67-1,68%. Il che si tradurrebbe in una discesa dei ricavi al 2038, di 1-1,5 miliardi complessivi. Da capire, però, se il Mit non punterà a un’ulteriore revisione dei valori in gioco.Cruciale sarà il metodo con cui si deciderà di valutare l’asset.

Unica variabile di questa strategia, che il Tesoro sta valutando insieme ai tecnici di Cassa: il perfezionamento di una nuova proposta, stavolta vincolante, che però non sarebbe migliorativa — come chiesto dalla holding di Ponzano — bensì peggiorativa. A un prezzo cioè più basso rispetto agli 8,5-9,5 miliardi ipotizzati in principio per acquisire la società. In linea con gli accresciuti rischi risarcitori, segnalati dai recenti sviluppi giudiziari. L’offerta iniziale, infatti, già incorporava (sotto forma di sconto sul valore fissato per l’intero pacchetto azionario) i rischi potenziali e indiretti per i danni provocati dalla tragedia di Genova. Ebbene ora quell’offerta potrebbe cambiare, e non a vantaggio di Aspi.

Sorgente: Autostrade,governo in pressing su Atlantia.Sul tavolo la riduzione dei pedaggi – Affaritaliani.it

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