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Sulla pagina web è apparso brevemente un messaggio: “Il mondo ne ha abbastanza delle fake news” diffuse dal presidente, “è ora che si sappia la verità”

WASHINGTON – Il sito web della campagna del presidente Donald Trump è stato vittima di un attacco hacker martedì sera. “Questo sito è sequestrato”, si leggeva in un messaggio apparso brevemente sulla home di donaldjtrump.com: il “mondo ne ha abbastanza delle fake news diffuse quotidianamente” dal presidente.

“È ora si conosca la verità”, continuava il messaggio aggiungendo che il gruppo di hacker fosse in possesso di informazioni compromettenti sul presidente e la sua famiglia, sia sul coronavirus che sulle prossime elezioni. “Il trump-gov è coinvolto nell’origine del coronavirus e sta collaborando con gli stranieri per manipolare le elezioni”.

 

In realtà l’attacco informatico sembra essere stato uno sforzo grossolano per promuovere una truffa di criptovaluta, ma l’entourage della Casa Bianca ha affermato che non sono stati esposti dati sensibili. ll comunicato portava infatti a due indirizzi di criptovaluta Monero – uno per condividere le informazioni e un altro per mantenerle segrete – e chiedeva agli utenti di depositare denaro in uno dei due liberamente: “Qualsiasi sia la vostra scelta, vi terremo informati”.

Un portavoce della campagna Trump, Tim Murtaugh, ha detto che “il sito web è stato attaccato e stiamo lavorando con le forze dell’ordine per indagare sulla fonte dell’attacco. Non è stata rilevata alcuna esposizione di dati sensibili perché nessuno di essi è effettivamente memorizzato sul sito”.

Ma resta il sospetto. L’attacco secondo alcuni potrebbe essere stato sponsorizzato dallo Stato o essere semplicemente un tentativo disperato di persone in cerca di soldi veloci. La grammatica indicherebbe che gli hacker non siano di lingua madre inglese.

La violazione ricorda l’attacco di Twitter a luglio, in cui gli hacker hanno avuto accesso a dozzine di account di alto profilo per promuovere una diversa truffa di criptovaluta. In quel caso furono hackerati gli account Twitter del candidato alla presidenza democratica Joe Biden, dell’ex presidente Usa Barack Obama, del Ceo di Tesla Elon Musk, del patron di Amazon Jeff Bezos e del fondatore di Microsoft Bill Gates. Ma anche di Michael Bloomberg, Apple e Uber, tra gli altri. Sugli account delle vittime erano comparsi messaggi con l’offerta di raddoppiare i pagamenti inviati ai loro indirizzi Bitcoin.

“Voglio restituire alla comunità quello che mi ha dato. Tutti i Bitcoin inviati all’indirizzo allegato qui sotto saranno raddoppiati! Se spedite mille dollari, vi manderò duemila dollari. Lo faccio solo per 30 minuti”, appariva sul profilo di Biden. Twitter allora, aveva ammesso e corretto l’errore, ma quello dello scorso luglio resta il più imponente attacco mai subito dal social network.

Sorgente: Stati Uniti, hackerato il sito della campagna elettorale di Trump – la Repubblica

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