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Gli episodi sono accaduti in provincia di Roma. Segnalate le indebite percezioni del sussidio all’Inps per la restituzione delle somme, mentre i datori di lavoro sono stati denunciati alle Procure di Velletri e Tivoli per il reato di impiego di manodopera non in regola

Nel corso di una serie di controlli tra Artena e Cave, in provincia di Roma, la guardia di finanza ha scoperto sei lavoratori in nero impiegati in due diverse panetterie. Ma non solo: tre di loro beneficiavano del reddito di cittadinanza, mentre un quarto prendeva il reddito di emergenza. I restanti erano senza permesso di soggiorno: si tratta di due italiani, due cittadini macedoni e due pakistani. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Colleferro, coordinate dal gruppo di Frascati, li hanno colti mentre erano intenti a lavorare all’interno di due laboratori per la produzione di panetteria.

I datori di lavoro sono stati quindi denunciati alle Procure di Velletri e Tivoli per il reato di impiego di manodopera non in regola con la normativa sull’ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale. Mentre le indebite percezioni del sussidio da parte dei quattro lavoratori sono state segnalate all’Inps per il recupero delle somme. L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di controllo messo in atto dalla Guardia di Finanza per il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori e a ogni forma di indebita sottrazione dal bilancio pubblico di risorse destinate alle fasce sociali più bisognose.

Sorgente: Scoperti sei lavoratori in nero in due panifici: in tre prendevano il reddito di cittadinanza, un altro quello di emergenza – Il Fatto Quotidiano

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