Cosa prevede il nuovo patto e risolve davvero i punti critici nella gestione dei flussi migratori? Interessi, protagonisti, nodi da sciogliere
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Il nuovo patto europeo sulla migrazione e l’asilo fa già litigare tutti. È stato presentato a settembre ed è costato un grande sforzo diplomatico alla Commissione Ue di Ursula von der Leyen. Ora dovrà essere approvato dagli Stati attraverso il Parlamento e il Consiglio. L’idea è rafforzare i confini esterni, accelerare le procedure, promuovere la solidarietà, pretendere responsabilità da tutti i 27 Stati Ue e soprattutto superare il principio del Paese di primo ingresso sancito dal Regolamento di Dublino: al primo Stato dell’Unione raggiunto dai migranti spetta il compito di identificarli e gestirne il percorso. Cosa prevede il nuovo patto e risolve davvero i punti critici nella gestione dei flussi migratori? Interessi, protagonisti, nodi da sciogliere.