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L’attuale presidente Usa Donald Trump, 74 anni. Martedì 3 novembre l’America è chiamata alla scelta tra lui e il dem Joe Biden (Getty Images)

di Curzio Maltese

CONTROMANO | Donald Trump è stato il peggiore presidente degli Stati Uniti, sogno di ogni satira mondiale. Ma l’America è un Paese giovane e cambierà direzione: in un tempo minore di quello che impiegò l’Italia con un altro miliardario

Donald Trump è stato il peggiore presidente degli Stati Uniti, sogno di ogni satira mondiale. Il suo mandato ha provocato intorno a sé il più grande entusiasmo antigovernativo che l’America abbia mai conosciuto. Bruce Springsteen ha dichiarato che “Trump non ha idea di cosa significhi essere americano. È un narcisista tossico e pericoloso, un insieme di ansia, fragilità e insicurezza”.  Barbra Streisand l’ha chiamato corrotto e indecente, dedicandogli un album Don’t Lie To Me. Per George Clooney il 45° presidente degli Stati Uniti è un opportunista, un fascista e uno xenofobo. A Susan Sarandon, Trump ricorda quello zio ubriaco che nessuno vorrebbe avere al matrimonio perché prima o poi si alza e dice cazzate. Jane Fonda, dopo essere stata arrestata più volte per i venerdì di protesta, si augura che dopo il 3 novembre sia il Presidente demagogo e tiranno a essere arrestato. Per Robert De Niro è un sociopatico senza empatia. Nessuna pietà nemmeno oltreoceano, dove J.K. Rowling ha scritto che Trump è peggiore di Lord Voldemort. Un grande complimento in fondo, perché l’ossigenato premier non ha certo la prestanza di Tom Riddle né tantomeno una fine intelligenza. Mai si sono toccati tali livelli di giudizio da parte delle star, scatenate contro la drammatica comicità del presidente. In questi anni, di materiale, Donald Trump ne ha regalato parecchio.

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Tra qualche giorno l’America non voterà per il valore di Joe Biden, il cui carisma non infiamma menti e cuori come aveva fatto il suo predecessore Barack Obama, ma voterà con entusiasmo contro il presidente uscente e Mr. Donald Trump tornerà con serenità a fare il miliardario. L’America è pronta per un nuovo ciclo di storia. Gli americani sono un popolo giovane perché sbagliano, come tutti gli altri, ma poi capiscono di aver sbagliato, imparano e cambiano direzione. Non perdono troppo tempo. Anche l’Italia ha avuto il suo miliardario al governo. Ma c’è voluto ben più che un mandato per cacciarlo dalla politica, se si pensa che nemmeno oggi è davvero sparito del tutto. Ci sono voluti vent’anni, durante i quali siamo riusciti a rieleggerlo ben tre volte. Gli è stato concesso un conflitto di interesse da inorridire qualunque Paese civile e le sue televisioni hanno sferzato colpi a dritta  e a manca sfasciando l’Italia senza pietà. Questo fa di noi un Paese vecchio.

Sul Venerdì del 30 ottobre 2020

Sorgente: Liberarsi di un capo sbagliato – la Repubblica

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