«Il Covid l’hanno fatto a Wuhan ed è arrivato in Italia tramite le scie chimiche. Se state male, prendete una tachipirina, un po’ di vino e il peperoncino», «Non ho paura del Coronavirus, io sono un leone, quest’influenza mi scansa», «Il vaccino? Assolutamente no, meglio diventare kamikaze. È solo un espediente economico». In piazza, a Roma, vanno in scena le teorie più strampalate sulla diffusione del Covid-19 in Italia e nel mondo. Altro che scienza, i negazionisti – che si sono dati appuntamento oggi a San Giovanni in Laterano – danno il meglio di sé tra complottismo e teorie surreali.
Le accuse alla stampa

Ma il capro espiatorio sembra essere la stampa. C’è chi accusa i giornalisti presenti di «ridicolizzare la piazza», chi insinua che i media siano «pagati da Soros e Bill Gates», chi li invita al rispetto delle regole. «State creando assembramenti, distanziatevi», gridano due persone che dicono di far parte del comitato organizzativo della marcia della Liberazione. Peccato che, proprio loro, non rispettino la più importante delle regole: l’uso corretto della mascherina. Dai video si evince che coprono, a stento, la bocca.
Foto e video di Giulia Marchina per Open
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