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In una lettera aperta pubblicata il 6 ottobre, 29 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani hanno sollecitato il parlamento greco a istituire una commissione d’inchiesta sulle denunce di rinvii illegali di migranti verso la Turchia, attraverso espulsioni collettive e respingimenti spesso accompagnati da atti di violenza. La commissione dovrebbe verificare se queste azioni illegali abbiano costituito l’applicazione di una politica governativa, che sarebbe in contrasto con le norme internazionali, europee e interne.

Da anni, le organizzazioni non governative e i mezzi d’informazione denunciano rinvii illegali di migranti verso la Turchia, individuali e di gruppo, da parte della Guardia costiera greca, spesso coadiuvata da uomini dal volto coperto e e vestiti di scuro.

Solo nel 2020 sono stati segnalati numerosi casi di migranti, compresi coloro che avevano già raggiunto il territorio greco, abbandonati in mare su gommoni privi di motori o trainati verso le acque turche così come di imbarcazioni intercettate, attaccate e poste in avaria.

Casi di espulsioni collettive sono stati segnalati anche via terra, attraverso il confine di Evros.

Il 10 giugno l’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha dichiarato che stava “monitorando da vicino” la situazione al confine dopo che aveva ricevuto “ripetute denunce” di migranti arrestati e respinti in Turchia.

Il 21 agosto l’Alto commissariato delle Nazioni Unite si è detto “profondamente preoccupato” dal crescente numero di denunce circostanziate relative a uomini, donne e bambini rinviati in Turchia dopo aver raggiunto il suolo o le acque territoriali della Grecia.

Entrambe le agenzie hanno sollecitato le autorità di Atene a indagare. Lo stesso ha fatto il 6 luglio Ylva Johansonn, commissaria europea per gli Affari interni.

In un’intervista alla Cnn, commentando un’inchiesta sui respingimenti pubblicata il 14 agosto dal New York Times, il primo ministro Kyriakos Mitsotakis aveva negato tutto sostenendo che la Grecia fosse “vittima di un’importante campagna di disinformazione” e lasciando intendere che la Turchia ne fosse responsabile.

La lettera aperta al parlamento greco è stata sottoscritta da: Human Rights Watch, ActionAid Hellas, Amnesty International, ARSIS – Association for the Social Support of Youth, Danish Refugee Council, Equal Rights Beyond Borders, Fenix – Humanitarian Legal Aid, Greek Council for Refugees, Greek Forum of Refugees, Greek Helsinki Monitor, Hellenic League for Human Rights, Help Refugees, HIAS Greece, HumanRights360, International Rescue Committee, INTERSOS Hellas, Josoor, Legal Centre Lesvos, Lesvos Solidarity, Medecins Du Monde – Greece, Mobile Info Team, Network for Children’s Rights, PRAKSIS, Refugee Legal Support, Refugee Rights Europe, Refugees International, Refugee Support Aegean, SolidarityNow, Terre des hommes Hellas

Sorgente: Grecia, Amnesty International e altre 28 Ong sollecitano inchiesta su violenze e respingimenti – Amnesty International Italia

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