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Il Financial Times anticipa alcuni studi sulla sperimentazione. Di Lorenzo, presidente dell’Irbm: «Entro giugno 2021 ci saranno dosi per tutti»

I primi risultati dei test per il vaccino contro il coronavirus sviluppato dall’Università di Oxford in collaborazione con AstraZeneca e le cui dosi saranno prodotte in Italia dalla società Irbm di Pomezia, mostra che produce una robusta risposta immunitaria nelle persone anziane, il gruppo a più alto rischio, secondo quanto riportato dal Financial Times.

E’ stato scoperto che il vaccino innesca gli anticorpi protettivi e le cellule T nei gruppi di età più avanzato, scrive il giornale citando due persone vicine alla sperimentazione. I risultati fanno eco ai dati rilasciati a luglio che hanno mostrato che il vaccino ha generato “risposte immunitarie robuste” in un gruppo di adulti sani di età compresa tra i 18 e i 55 anni, aggiunge il quotidiano.

 

 

Ma Ft avverte che i test di immunogenicità positivi non assicurano che il vaccino alla fine si dimostrerà sicuro ed efficace nelle persone anziane. AstraZeneca, che sta sviluppando il vaccino con i ricercatori dell’Universita ‘di Oxford, è visto come un capofila nella corsa per produrre un vaccino per proteggere dal Covid-19.

La conferma è poi giunta da Astrazeneca e l’Università di Oxford. Il vaccino ha mostrato una risposta immunitaria promettente e bassi livelli di reazioni avverse agli anziani, secondo un’analisi intermedia che il produttore di farmaci del Regno Unito ha definito “incoraggiante”.

Sorgente: Coronavirus, vaccino di Oxford genera risposta immunitaria negli anziani – Il Secolo XIX

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