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Arrivata ieri mattina la fregata della Marina Militare ‘Margottini’. È stata ormeggiata alle banchine della stazione navale di Mar Grande

di Maristella Massari

Alle 8 di ieri mattina è giunta in porto a Taranto la fregata della Marina Militare «Margottini», a bordo della quale, nei giorni scorsi, si è sviluppato un pericoloso focolaio Covid con 60 persone contagiate a fronte di un equipaggio complessivo di 187 militari. La nave è stata ormeggiata alle banchine della stazione navale di Mar Grande.

Fonti della Marina precisano che «sono state adottate subito le misure dello specifico protocollo sanitario di contrasto alla diffusione del virus», compresi «i provvedimenti restrittivi necessari  per la tutela della salute dei familiari e della cittadinanza, avvisando le autorità sanitarie e isolando i positivi». Sempre secondo fonti accreditate, nessuno risulta in gravi condizioni, anche se 6 marinai con evidenti sintomi del virus, sono stati sbarcati appena possibile e ricoverati per sicurezza ad Augusta, il primo porto utile per l’approdo. La nave, di base a La Spezia, fino a pochi giorni fa, era infatti impegnata nella missione di sicurezza marittima internazionale denominata «Irini», quando a bordo si è manifestato il virus. I 60 casi di positività al tampone sono stati immediatamente posti in isolamento presso strutture a terra della Marina in Sicilia e 6 sono ricoverati con sintomi al policlinico Umberto I di Siracusa. Dopo lo sbarco dei contagiati, a bordo era rimasto solo il personale risultato negativo al secondo ciclo di tampone naso faringeo. La nave ha così ripreso il mare, dirigendo alla volta della base navale di Taranto, dove è giunta ieri mattina.

Qui, il resto dell’equipaggio è stato messo in quarantena nelle strutture militari a terra della forza armata. Il personale uscirà solo al termine del periodo previsto per l’isolamento. Come tutti gli ambienti lavorativi comunitari, le navi non possono essere considerate a rischio zero. Perché, nonostante i ripetuti controlli prima dell’imbarco e le strette misure di sicurezza, gli equipaggi condividono quotidianamente gli spazi comuni proprio per la natura stessa della nave.
Intanto ieri il bollettino epidemiologico regionale per la provincia di Taranto ha fatto registrare due nuovi casi, arrivando così ad un totale di 520 dall’inizio dell’epidemia. Registrato ieri dal bollettino anche un decesso a Taranto. Dovrebbe trattarsi della persona deceduta l’altro ieri pomeriggio al Moscati e di cui la Gazzetta aveva dato notizia ieri. Si tratterebbe di un caso legato ad un focolaio sviluppatosi nelle settimane passate nel comune di Carosino.

Intanto, ieri, dopo la notizia dei giorni scorsi della positività del sindaco di Sava, Dario Iaia, e successiva comunicazione da parte dello stesso sui canali social della negatività del tampone a cui erano stati sottoposti la moglie ed un suo collaboratore, anche il riconfermato consigliere regionale Renato Perrini (FdI) ha fatto sapere di essersi sottoposto al test e che lo stesso è risultato negativo. Dopo la positività del sindaco Iaia, la preoccupazione si era diffusa tra tutti coloro che negli ultimi periodi avevano partecipato agli incontri della campagna elettorale a seguito del candidato Raffaele Fitto, anch’egli positivo al coronavirus. Negativi al tampone anche tutti gli operatori di un ufficio Asl dove nei giorni scorsi un operatore esterno era risultato, invece, positivo al test rendendo necessaria l’adozione delle conseguenti misure di verifica del personale con cui poteva esserci stato contatto.

(foto Todaro)

Sorgente: Coronavirus, a Taranto intera nave in quarantena: 60 positivi – La Gazzetta del Mezzogiorno

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