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Dalla fine di maggio, manifestanti contrari alla violenza della polizia e alla supremazia bianca hanno affollato le strade di Portland, nell’Oregon, scontrandosi con le forze dell’ordine. La scorsa settimana, l’aspirante autocrate Donald Trump ha intensificato la situazione annunciando che avrebbe inviato agenti federali in tutto il paese per far valere la sua autorità attraverso atti di violenza contro i manifestanti. I giorni scorsi hanno visto migliaia di persone attraversare le strade di Portland per difendere coloro che stavano già protestando e chiedere la partenza degli agenti federali di Trump dalla loro città.
Ora i partecipanti al movimento a Portland chiedono azioni di solidarietà a partire da questo sabato, il 25 luglio. La seguente dichiarazione di diverse organizzazioni di Portland – tra cui il (Pop) ular (Mob) ilization , Portland Rising Tide, il Revolutionary Abolitionist Group, Colectivo X, e Symbiosis PDX — si rivolge a tutti coloro che sono stati ispirati dalla determinazione e dalla resistenza dei manifestanti in quella città a diffondere la lotta in tutto il paese, proprio come Donald Trump spera di schierare forze federali ovunque.
“La nostra lotta è la tua lotta e vogliamo condividerla con te. La nostra lotta comune contro il fascismo e contro la polizia e i funzionari federali che difendono la supremazia bianca si intrecciano. Il movimento si sta muovendo: la solidarietà si sta diffondendo e più grandi diventiamo più velocemente vinciamo. Resteremo per le strade fino a quando ogni istituzione nella nostra società non rifletterà il riconoscimento che BLACK LIVES MATTER chiede”.

Intanto a Portland è stata l’ennesima notte di scontri tra manifestanti e polizia. Le forze dell’ordine federali hanno attaccato il corteo nei pressi del Mark O. Hatfield Federal Courthouse in una battaglia di gas lacrimogeni, fuochi d’artificio e spray al pepe; atmosfera surreale esacerbata da molteplici persone che suonavano la “Marcia della morte imperiale” di “Star Wars” su altoparlanti portatili.
Sullo scontro politico in atto tra governo centrale e stati federali sentiamo da New-York Marina Catucci giornalista e corrispondente de Il Manifesto Ascolta o scarica
Al link che segue le considerazioni di un attivista del Fronte di liberazione della gioventù (YLF) insieme a un’altra persona che è stata in strada dall’inizio della rivolta curata da It’s Going Down “centro di comunità digitale per movimenti anarchici, antifascisti, autonomi anticapitalisti e anticoloniali in tutto il cosiddetto Nord America. La nostra missione è fornire una piattaforma resiliente per pubblicizzare e promuovere la teoria e l’azione rivoluzionaria”.
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