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Imbrattata anche la statua del generale Baldissera.“Nessuna stazione abbia il nome dell’oppressione” firmato Black Lives Matter

La protesta arriva a Roma. Cartelli della toponomastica modificati con il nome di George Floyd e lo striscione “Nessuna stazione abbia il nome dell’oppressione” firmato Black Lives Matter. Così questa mattina in via dell’Amba Aradam, nel centro storico di Roma. Sul posto, pochi minuti dopo le 9, gli agenti del commissariato Celio e della Digos.

Sempre nella notte è stato imbrattato, con della vernice, il busto di Antonio Baldissera, il generale a capo delle truppe italiane in Eritrea, che si trova al Pincio. Le azioni sono state rivendicate dalla rete ‘Restiamo umani’ con l’intento di portare anche a Roma la voce del ‘Black lives matter’, ovvero l’ondata di proteste mondiali seguite alla morte dell’americano Floyd per mano della Polizia.

Nell’azione romana si fa riferimento anche a Messaud, il migrante morto a Porto Empedocle, il 20 maggio scorso, mentre cercava di raggiungere terra. A spiegare i motivi del gesto uno striscione affisso sui bandoni sul cantiere della meteo C di San Giovanni: “Nessuna stazione abbia il nome dell’oppressione”.

Robbè Vabbè @RobbVabb

A , oggi, via dell’ non c’è più, ma c’è via e

E il generale Baldissera si è truccato di rosa.

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Sorgente: Via Amba Aradam diventa via George Floyd. Toponomastica cambiata a Roma nella notte | L’HuffPost

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