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La bambina era scomparsa nel maggio 2007 all’età di tre anni mentre era in vacanza con i genitori in Portogallo. Dopo tredici anni di misteri, la svolta: c’è un sospetto, Christian Brueckner. Il procuratore però crede che la piccola McCann sia morta

dai nostri corrispondenti ANTONELLO GUERRERA E TONIA MASTROBUONI

LONDRA-BERLINO – A 13 anni dalla misteriosa scomparsa di Madeleine McCann, la bimba inglese di 3 anni in vacanza con la famiglia in Portogallo a Praia da Luz, siamo davvero a una svolta? Dopo oltre un decennio di false piste, testimonianze spesso fasulle e la disperazione dei genitori, bisogna essere estremamente cauti. Ma ora ci sono indizi, potenzialmente pesanti, che potrebbero – condizionale d’obbligo – finalmente risolvere questo tragico e misterioso rompicapo, che dal 2007 inquieta e tiene col fiato sospeso il Regno Unito e non solo.

Il nuovo sospettato della scomparsa della piccola Maddie è stato arrestato su mandato di cattura internazionale il 28 settembre 2018 a Milano, in Italia. Si chiama Christian Brueckner, tedesco, 43 anni, oggi in carcere per violenza sessuale e spaccio di droga, a Kiel, in Germania, dopo altri reati in passato come pedofilia e furto.

Chi è il sospettato

Christian Brueckner, biondo, occhi azzurri, fisico asciutto, piuttosto alto, arriva in Portogallo da “backpacker”, con un zaino sulle spalle da escursionista, a neanche 18 anni, nel 1995. In patria è ricercato per piccoli reati di droga e così decide di rifarsi subito una vita nella penisola iberica. Inizia a fare dei lavoretti, ma presto si dedica a spaccio di marijuana, rapine e furti in casa e viene arrestato più volte.

Per un certo periodo tempo vive con una fidanzata, presumibilmente tedesca, in un casolare sempre a Praia de Luis, nel portoghese Algarve, affittatogli da una coppia di inglesi residenti in Regno Unito. Rifugio a poco più di tre chilometri dal resort dove la sera del 3 maggio 2007 Madeleine McCann scomparirà dal nulla dalla sua stanzetta e dalla spiaggia dove la famiglia McCann andava al mare. I vicini dell’epoca lo descrivono come un uomo bizzarro, pericoloso quando guidava ad alta velocità sulle strade sterrate con la sua Jaguar, il casolare pieno di parrucche e vestiti eccentrici. Brueckner però abbandona la casa, in pessime condizioni e senza preavviso, nel 2006 e di lì si perdono le tracce: da quel momento pare che continui a vagare in un van della Volkswagen, sempre nella stessa zona di Praia de Luis e dell’Algarve, perpetrando nell’illegalità.

Il “Chi l’ha visto” tedesco

La prima, clamorosa notizia è arrivata da Aktenzeichen XY…ungeloest, il Chi lha visto tedesco, la trasmissione che da decenni tenta di rintracciare persone scomparse e riapre cold case, delitti archiviati da tempo. La puntata di mercoledì sera ha dato la sterzata decisiva al caso che tredici anni fa aveva sconvolto il mondo: la tragica scomparsa di Madeleine McCann, la bimba britannica svanita nel nulla la sera del 3 maggio 2017 durante una vacanza in Portogallo.

Durante la trasmissione, il direttore delle indagini della Procura generale, Christian Hoppe, ha lanciato la rivelazione-bomba. Ci sarebbe un sospetto, in base alle ricerche condotte dai tedeschi della polizia federale tedesca Bka con Scotland Yard e la portoghese Policia Judiciaria. È un 43enne tedesco, Christian Brueckner, che starebbe scontando una pena in un carcere tedesco. Nelle ore successive, si scopre che sarebbe stato arrestato a Milano, il 28 settembre 2018, su un mandato di cattura internazionale per reati di droga.

Arancia Meccanica

Successivamente, Bruckner verrà anche accusato di violenze e stupro di una 72enne vedova americana, sempre nei pressi di Praia de Luz, nel 2005, due anni prima la scomparsa di Maddie.

Il racconto dell’Arancia meccanica subito dall’anziana è straziante: Brueckner si sarebbe intrufolato nell’appartamento, avrebbe legato e bendato la vedova statunitense per poi picchiarla e violentarla, prima di derubarla. L’uomo era mascherato e inizialmente non era stato identificato. Solo diversi anni dopo un capello rinvenuto nell’appartamento della donna è stato collegato al Dna di Brueckner. Durante il processo a suo carico in Germania, l’uomo si è difeso nei mesi scorsi con teorie piuttosto fantasiose – come “il capello portato nell’appartamento della donna dal gatto” – che non hanno convinto i giudici tedeschi.

Anche perché, durante lo stesso processo, un testimone conoscente di Brueckner in Portogallo lo scorso dicembre giurava di aver visto nel 2006, insieme a un’altra persona, lo stupro dell’anziana donna in un video girato dallo stesso Brueckner. Il quale, sempre secondo la testimonianza, avrebbe posseduto un secondo filmato di un’altra sadica violenza sessuale, stavolta nei confronti di una ragazza, anch’essa legata, che nel presunto video parla tedesco (forse la sua ragazza di cui si sono perse le tracce?) e sempre in Portogallo. L’uomo avrebbe avuto modo di scoprire questi filmati shock mentre Brueckner era in carcere nell’Algarve per furto di carburante.

“Secondo noi Maddie è morta”

Giovedì mattina, comunque, ecco la seconda, drammatica svolta, sempre in Germania. La Procura di Braunschweig, che ha finalmente aperto un fascicolo su un personaggio che era già stato in segnalato in passato in riferimento al caso della bimba di tre anni sparita nel 2007, accusa il 43enne di omicidio. Per il magistrato che conduce le indagini Christian Wolters, la piccola Madeleine non potrà mai essere ritrovata. Le indagini per omicidio fanno capire che partiamo dal presupposto che sia morta”. A Londra invece si è ancora piuttosto cauti sul destino di Maddie (si parla ancora di “scomparsa”) e i genitori Kate e Gerry McCann si dicono ancora speranzosi di ritrovarla viva. Oggi Madeleine avrebbe 16 anni.

Negli anni, il “Chi l’ha visto tedescoAktenzeichen XY….ungeloest si è rivelato cruciale, secondo il capo degli inquirenti della Bka Hoppe. Già nel 2013 erano emersi primi indizi, dopo che i genitori di Madeleine si erano rivolti al pubblico tedesco durante la trasmissione. Indizi confermati quattro anni dopo, nel decennale della scomparsa, quando agli inquirenti era arrivata una seconda segnalazione che puntava sempre allo stesso uomo, il 43enne Christian Brueckner.

In quella circostanza, secondo il Daily Mail, Brueckner, forse ubriaco mentre beveva in un pub tedesco, avrebbe confessato a un amico di aver rapito la piccola Maddie dopo aver visto la sua immagine in tv il 3 maggio 2017, nel decimo anniversario della sua scomparsa. Allora gli indizi non erano abbastanza solidi da giustificare lapertura di unindagine. Ma nella puntata di mercoledì Hoppe ha rivelato di aver sempre saputo che si trattasse della pista giusta.

Due misteri e i dubbi sulle indagini portoghesi

Gli investigatori britannici e tedeschi stanno lavorando insieme e assiduamente da almeno due anni su Brueckner. Restano almeno due misteri, per il momento: l’annuncio del nuovo sospettato è stato dato dai tedeschi e non da Londra. Qualcuno teme che le autorità britanniche stiano ancora aspettando nuove risorse dal governo per la task force “Operation Grange” per svelare l’arcano intorno al caso di Maddie, che sinora ha già speso in ricerche e indagini circa 11 milioni di sterline.

Ma c’è anche un altro mistero. Secondo Gonçalo Amaral, il super-detective portoghese inizialmente a capo delle indagini sulla scomparsa di Madeleine e poi defenestrato dopo aver pubblicato un libro in cui accusava i genitori della bambina di averla uccisa e occultata, Brueckner era noto già dal 2007 alla polizia portoghese, ma lui e gli investigatori non sospettarono di lui, nonostante avesse precedenti per pedofilia e furto. Questo perché, secondo Amaral, Brueckner è “un capro espiatorio”. Quando l’anno scorso venne intervistato in Germania, su un altro pedofilo tedesco, Martin Ney, allora sospettato di aver rapito o ucciso Maddie, Amaral però disse subito: “No, non è lui. Sospettano di un altro pedofilo tedesco”.

Il 43enne Brueckner starebbe scontando a Kiel una pena di un anno e sette mesi per detenzione illegale di marijuana. Nel 2019 era stato condannato ad altri sette anni di carcere per aver lo stupro della 72enne nel 2005 a Praia de Luz, in Portogallo. Nello stesso paesino dellAlgarve dove due anni dopo sparì Madeleine McCann. Secondo Bild, Brueckner sarebbe anche stato già condannato per il possesso di materiale pedopornografico.

I dettagli esatti sui motivi che hanno portato stavolta la Procura di Brunschweig ad avviare le indagini non sono ancora emersi. Quel che si sa è che quando la famiglia di Madeleine trascorreva le sue vacanze di Algarve, Christian Brueckner era lì, nello stesso paesino. Anzi, il tedesco avrebbe vissuto tra il 1995 e il 2007 quasi esclusivamente in Portogallo, tra Praia de Luz – dove fu rapita Madeleine – e Lagos. Si sarebbe mantenuto con lavoretti occasionali ma si sarebbe anche fatto notare per rapine e reati legati alla droga.

I nuovi indizi e quella telefonata un’ora e mezzo prima

Nel periodo della scomparsa della bimba, Christian Brueckner avrebbe guidato addirittura due auto: una vecchia Jaguar e un van della Volksagen. Dettagli che sollevano il dubbio che possa avere avuto dei complici. Anche perché nelle ore della scomparsa, sul suo cellulare era arrivata una telefonata di qualcuno che gli inquirenti considerano un testimone cruciale” e che stanno cercando di rintracciare.

La telefonata sul cellulare di Brueckner (numero 00351 912 730 680, eccezionalmente pubblicato da Scotland Yard per cercare nuovi testimoni e informazioni) arriva dal “testimone cruciale” alle 19,30 del 3 maggio 2007, circa un’ora e mezza prima della scomparsa di Maddie. In quel momento, Brueckner si trova proprio a Praia da Luz in quel momento, vicino all’appartamento dei McCann. L’uomo parla con il suo interlocutore (numero di telefono 00351 916 510 683), ancora ignoto e che in quel momento non si trova nella stessa area, per mezz’ora. Perché?

Non solo. Proprio il giorno dopo la scomparsa di Maddie, Brueckner cambia l’intestazione della proprietà della sua Jaguar, trasferendola a un tedesco di Augusta. Altro mistero di cui per ora non si ha spiegazione.

Alla ricerca di testimoni

La dinamica della sparizione della bimba non è ancora chiaro: non è escluso che Christian B. volesse solo rapinare lappartamento, come aveva già fatto più volte in passato, abbia trovato la bimba addormentata nel suo letto – i genitori erano a cena con amici in un ristorante a pochi passi da lì – e abbia deciso allultimo momento di rapirla. Hoppe in ogni caso lo ritiene un criminale pericoloso e recidivo, a giudicare dallaccorato appello che ha rivolto ieri agli spettatori della trasmissione, invitando eventuali altre vittime a farsi avanti. Ogni dettaglio è di vitale importanza – ha scandito davanti alle telecamere – pensate per favore alla gravità di questo crimine e alle conseguenze per le vittime e le loro famiglie”.

C’è poi un altro paradosso. La costituzione tedesca in teoria non permette l’estradizione dei suoi cittadini al di fuori dell’Ue. Qualora Brueckner fosse colpevole della scomparsa e del probabile omicidio della piccola Maddie, sempre in teoria, il suo trasferimento in un carcere britannico sarebbe molto complicato a causa della Brexit.

Tredici anni di misteri

3 maggio 2007. Intorno alle 22 i McCann, a cena in un vicino ristorante all’interno del resort dove sono in vacanza a Praia da Luz, si accorgono della scomparsa di Maddie durante un loro controllo in casa, ogni mezz’ora, dove la piccola era rimasta insieme ai fratelli Sean e Amelie. La finestra della stanza di Maddie è aperta e anche la porta.

4 maggio 2007. Solo 12 ore dopo la scomparsa, la polizia portoghese chiude le frontiere. I controlli degli altri ospiti del resort avverranno solo dopo ulteriori 36 ore.

14 maggio 2007. Si sospetta di un uomo inglese, Robert Murat, ma viene subito scagionato.

2007-2008: il superinvestigatore portoghese Gonçalo Amaral accusa i genitori di Maggie di aver ucciso la bambina. Pubblicherà anche un libro con le sue tesi.

2009: I sospetti ricadono sul pedofilo britannico Raymond Hewlett, nell’Algarve nei giorni della scomparsa di Maggie ma viene scagionato anche lui. Secondo Hewlett la bambina è stata “rapita da rom”. Morirà nel 2010 in Germania a 64 anni dopo una lunga malattia.

2013. La polizia di Londra è alla caccia di altri dodici sospetti dopo la pubblicazione di un identikit dopo un paio di testimonianze giudicate credibili, tra cui un uomo giovane e biondo nel cortile dell’appartamento dei McCann visto il giorno prima della scomparsa e notato, precedentemente, anche in un balcone vicino e sulle scale del complesso dove soggiornavano i McCann.

2017: Anche gli ultimi quattro sospettati vengono prosciolti dalle autorità. Ma una soffiata riporta gli investigatori su una pista: un pedofilo tedesco.

28 settembre 2018. Christian Brueckner viene arrestato a Milano su mandato di cattura internazionale per traffico di stupefacenti, mentre chiedeva documenti a consolato tedesco.

Maggio 2019. I sospetti degli inquirenti si concentrano sul pedofilo tedesco e serial killer Martin Ney, 48 anni, già condannato all’ergastolo per violenza sessuale e omicidio di tre bambini. Ma gli inquirenti abbandonano anche questa pista successivamente.

3 giugno 2020. Per gli investigatori il principale sospettato è un altro tedesco, Christian Brueckner.

Sorgente: Tutto quello che sappiamo sul caso Maddie: il pedofilo tedesco in cella, i nuovi indizi e la telefonata | Rep

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