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I familiari delle 43 persone che hanno perso la vita nel crollo del Morandi hanno deciso di non essere presenti alla cerimonia, ma non si opporranno al fatto che vengano nominati i loro cari

di MATTEO MACOR

I parenti delle vittime del crollo di ponte Morandi non parteciperanno all’inaugurazione del nuovo ponte di Genova. L’hanno deciso dopo una lunga assemblea di comitato, e un lungo dialogo a distanza con il sindaco e commissario Marco Bucci. “Saremo onorati se nella cerimonia saranno nominati i nostri cari, che meritano un posto in prima fila, – spiega Egle Possetti, portavoce dei familiari – ma come comitato non parteciperemo alla cerimonia di inaugurazione, quel momento in quel luogo non può essere parte di noi”. Una posizione ufficiale arrivata dopo settimane di polemiche, progetti abortiti (come la serata-evento Rai che in origine avrebbe dovuto accompagnare il varo dell’infrastruttura), interventi istituzionali (come quello dello stesso presidente Mattarella, che ha chiesto una cerimonia il più possibile sobria) ma di fatto non cambia quanto già fatto capire da più parti. “Da sempre pensiamo che i motivi di festeggiamento dovrebbero essere altri”, si legge nella nota del comitato, e così all’inaugurazione del nuovo viadotto sulla Valpolcevera ci saranno le istituzioni, le Frecce tricolori e bande musicali, ma non chi sotto quel ponte ha perso i propri cari.

“È stato molto difficile assistere in questi mesi alle molte cerimonie e come abbiamo sempre sostenuto, per l’origine “indegna” che ha avuto questa costruzione, il nostro cuore e quello di molti cittadini ha sempre sperato in un’inaugurazione sobria – continua Possetti – Ci siamo mossi con forza quando abbiamo capito che l’evento di inaugurazione avrebbe potuto diventare un evento mediatico di gran festa. Non ci siamo opposti a concerti di musica classica, ma francamente ad un certo punto si era generata una tale confusione nell’informazione che per tutti penso sia stato difficile dipanare la matassa. Per noi purtroppo la ricostruzione del ponte, che dovrebbe unire nuovamente la città, non riuscirà mai a ricostruire quello che abbiamo perso”.

“Il lavoro che è stato fatto è molto, le persone che hanno operato nella ricostruzione meritano il nostro rispetto, ma questo ponte per noi ha un significato ben preciso che ci strazia il cuore”, spiega ancora la nota diffusa dal comitato, che a Bucci ha chiesto però un momento intimo di inaugurazione del “Cerchio dei 43 alberi”, il memoriale temporaneo che sarà installato sotto al ponte. “Dopo le nostre pressanti richieste e l’importante intervento del Presidente Mattarella, la cerimonia di inaugurazione ha acquisito connotazioni di sobrietà, soprattutto in rispetto di coloro che da quel ponte non sono più tornati. Ringrazieremo personalmente il Presidente nell’incontro privato che avremo, sia per il suo intervento in questa vicenda, sia per averci permesso di parlare con lui e comunicare il nostro sentire. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuti e che ci sosterranno in futuro perché nessun nuovo ponte possa cancellare quello che è stato”.

Sorgente: Nuovo Ponte di Genova, i parenti delle vittime non parteciperanno all’inaugurazione – la Repubblica

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