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I problemi vanno dal manto stradale, alla disconnessione dei binari ferroviari e al mal funzionamento degli scambi elettrici oltre ad un parco macchine ridotto ai minimi termini

TARANTO – «All’interno dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto, a seguito di alcune fermate dell’area a freddo e della drastica riduzione del personale di manutenzione, si evince, di fatto, uno stato di abbandono degli impianti a partire dalla sospensione dei presidi nell’area Tubifici. E’ quanto abbiamo ribadito ai commissari dell’Ilva in As in un incontro in video-conferenza con le altre organizzazioni sindacali».

Lo afferma Francesco Brigati della segreteria Fiom Cgil e coordinatore delle Rsu Fiom del siderurgico, dopo che lunedì scorso era stata negata l’ispezione straordinaria ai commissari in quanto gli uffici dello stabilimento erano chiusi per il ponte del 2 giugno.

I problemi, ha precisato Brigati, vanno «dal manto stradale, alla disconnessione dei binari ferroviari e al mal funzionamento degli scambi elettrici oltre ad un parco macchine ridotto ai minimi termini che per assenza di personale e ricambi vanno sistematicamente rottamate».

«I commissari straordinari – prosegue Brigati – hanno annunciato che sono al lavoro per riprogrammare ulteriori ispezioni all’interno dello stabilimento per verificare lo stato degli impianti non solo sulla base delle relazioni trimestrali presentate da ArcelorMittal, quest’ultime previste dal contratto di aggiudicazione del 2017, ma anche sulle criticità emerse nell’incontro odierno».

SICUREZZA A RISCHIO – «Abbiamo subito messo in evidenza che la situazione che si vive all’interno ed all’esterno della fabbrica è gravissima, dal momento che il gestore ha sospeso tutti i lavori Aia previsti, nonché la manutenzione ordinaria e il 90% degli acquisti di ricambi, con rischi per la sicurezza, così come ha interrotto il pagamento della maggior parte delle ditte terze. Secondo noi non ci può essere dialogo con chi al dialogo non è abituato, perché ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che il soggetto è inaffidabile».

Così Francesco Rizzo, coordinatore provinciale dell’Usb di Taranto, dopo l’incontro in videoconferenza tra le organizzazioni sindacali e i commissari straordinari di Ilva in As sulle condizioni in cui versa lo stabilimento e gli interventi di bonifica che impegneranno i lavoratori in As.

Secondo il sindacalista, «è assurdo pensare di sostenere la gestione della multinazionale con i soldi dei contribuenti, vista l’ultima richiesta di cassa integrazione fatta dalla multinazionale. I commissari hanno dichiarato che bisogna aspettare il piano industriale, perché venga valutato dal Governo». Le priorità, per l’Usb, sono la «messa in sicurezza dello stabilimento tramite la nazionalizzazione pura e l’apertura del tavolo sull’accordo di programma. Per i lavori di bonifica previsti, abbiamo chiesto di far partire quanto prima tutti i cantieri in modo da richiamare sin da subito un numero più alto di lavoratori rispetto ai 43 al momento interessati dagli interventi, e di fare rotazioni trimestrali».

Sorgente: Mittal Taranto, fabbrica in abbandono e sicurezza a rischio: denuncia ai commissari Ilva – La Gazzetta del Mezzogiorno

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