0 1 minuto 4 anni

1/06/2019

Mi chiamo Razan Al-Najjar. Ho ventuno anni. Sono uno dei paramedici che soccorrono i nostri fratelli feriti dai cecchini israeliani mentre partecipano disarmati alla Grande Marcia del Ritorno, per il diritto al ritorno alla terra da cui siamo stati cacciati, perché finisca l’assedio/embargo ultradecennale che ci ha prostrati. Mi sono fidanzata qualche giorno fa. Ma, per la “sicurezza di israele” era necessario che oggi io dovessi morire, assassinata da chi mi ha sparato mentre soccorrevo i feriti. Dove è l’ONU? Dove sono le associazioni per i diritti umani? Dove sono i movimenti delle donne? … C’è un grande silenzio intorno a me, a Gaza, alla Palestina, la mia terra la mia Patria il mio cuore

 

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