0 7 minuti 4 anni

«Pedro Cafardo, direttore di Valor, giornale del mondo imprenditoriale brasiliano, ammette che l’appoggio delle élites a Bolsonaro sta portando il paese alla deriva». A raccontarlo è Emir Simão Sader, prestigioso sociologo e politologo brasiliano di origine libanese, ripreso dal Manifesto.

«La sorpresa viene dal fatto che l’élite brasiliana, responsabile delle disgrazie del paese, finora non si era mai assunta le proprie responsabilità».

Classe dominante Bolsovirus e pentimento

Cafardo, il direttore di Valor,  afferma che la «classe dominante del Brasile è stata determinante nell’elezione di Jair Bolsonaro; critica imprenditori, politici e giornalisti ‘influenti’ che ‘non hanno ancora chiesto scusa per questo’ e che ‘scappano dalle proprie responsabilità’». «I politici influenti hanno dato l’impressione di voler fregare il paese», scrive Cafardo alla maniera diretta brasiliana.

Gli interessi di parte sopra quelli del Paese

«Gli imprenditori hanno pensato solo ai propri interessi e hanno ritenuto di poter accettare chiunque, purché non fosse il Partito dei lavoratori (Pt)». «È chiaro che la responsabilità dell’elezione di Bolsonaro ricade sulle élites brasiliane, dal settore agrario a quello industriale, passando evidentemente per gli ambienti finanziari. Sono stati i più ricchi e teoricamente ben informati ad averlo eletto, e ad aver intensamente lavorato per questo. Adesso devono fare mea culpa».

Un nazifascista scoperto

Secondo Cafardo, i politici sapevano che Bolsonaro avrebbe adottato una politica conservatrice (ed è un eufemismo), ostile alla Cina (su spinta dell’amico Trump) e che – fra gli altri aspetti – non avrebbe dato alcuna importanza all’ambiente. Riconoscimento all’avversario: «Il presidente attuale ha molti e gravi difetti, ma ha anche una qualità: non ha mai mentito circa le proprie intenzioni autoritarie».

«Le élites non sapevano, ma avrebbero potuto sospettarlo, che avrebbe adottato una politica così disastrosa in campo sanitario».

Quale significato di queste ammissioni?

La gestione Bolsonaro della pandemia e della crisi economica a seguire che sta colpendo pesantemente anche le grandi imprese. Anche se il Pt, il partito dei trabajiladores di Lula resta lo spauracchio della destra brasiliana. «Alle elezioni presidenziali ultime, il timore di tornare a un governo di tutela ai diritti di tutti e a un’equa distribuzione del reddito ha spinto imprenditori, i grandi media, molto leader politici moderati a preferire Bolsonaro, pur sapendo di chi si trattava», è la conclusione riportata da Emir Simão Sader.

«Così hanno fallito, gettando il Brasile nella crisi peggiore della sua storia, dopo il golpe che ha interrotto il ciclo virtuoso dei governi del Pt».

Potere giudiziario senza colpe?

L’articolo non cita il potere giudiziario fra i settori che dovrebbero fare autocritica. Di rivelazione in rivelazione, ormai svelate le forzature e i trucchi nell’inchiesta ‘Lava Jato’ da parte del suo giudice simbolo, l’ex ministro della Giustizia Sergio Moro, braccio armato e fazioso della caccia a Lula che ha fatto diventare Bolsonaro presidente. Ora anche lui finito in disgrazia e costretto alle dimissioni dopo essersi scontrato con troppo clamorose forzature di legge da parte del clan familiare Bolsonaro.

Che significa fare autocritica?

«Non deve essere un esercizio teorico», scrive Pedro Cafardo, direttore di Valor, giornale del mondo imprenditoriale brasiliano. Più de4ciso nella conclusioni il politologo Emir Simão Sader. «E l’unico modo per renderlo concreto è l’annullamento delle elezioni 2018 (oltre alla questione dell’esclusione di Lula, sono in corso le indagini del Tribunale elettorale sugli attacchi informatici orchestrati dal tandem Bolsonaro-Mourão e il ritorno alle urne». «Occorre far sì che il Brasile superi il danno provocato da un’elezione sconsiderata».

Ma il rischio possibile se non addirittura probabile, che siano un altra volta i generali a decidere. Golpe, contro troppa destra irresponsabile dell’ormai caricaturale Bolsonaro e figlioli banditi al seguito.

§§§

epa08499082 Indigenous of the ethnic group Marubo await assistance in Atalia do Norte, Brazil, 20 June 2020. The mission of the Armed Forces is located in the indigenous villages of Vale do Javari with the mission of assisting in a health post for indigenous and residents to identify who is positive for the coronavirus test. EPA/Joedson Alves

ANSA – CORONAVIRUS, BRASILE OLTRE 50 MILA MORTI E UN MILIONE DI CONTAGI, METÀ DELL’AMERICA LATINA

Il Brasile ha superato la soglia dei 50 mila morti per l’epidemia di coronavirus. Con circa un milione di contagi, si conferma il secondo Paese più colpito dalla pandemia al mondo dopo gli Stati Uniti, che conta circa 120 mila morti e oltre 2,2 milioni di casi. Il ministero della Salute ha registrato nelle ultime 24 ore 641 nuovi decessi, portando il bilancio a 50.617, mentre i contagi sono saliti a 1.085.038, quasi la metà dell’intera America Latina, giunta a 2.048.891. Il trend continentale appare sostanzialmente stabile, mentre la curva dei contagi in Brasile mostra segni di rallentamento, da verificare nei prossimi giorni.

Justicia obliga a Bolsonaro a usar tapaboca

(ANSA) – BRASILIA, 23 JUN – La Justicia brasileña obligó al presidente, Jair Bolsonaro, a usar tapaboca para prevenir el contagio del coronavirus en espacios públicos. El juez federal de Brasilia Renato Borelli determinó que “el reo Jair Bolsonaro utilice máscara facial de protección en todos los espacios públicos, vías públicas y establecimientos comerciales”. Si el mandatario no respeta la determinación judicial de la primera instancia civil federal deberá pagar “una multa diaria de 2 mil reales (400 dólares)”. Bolsonaro ha participado sin mascarilla en varios eventos realizados con sus simpatizantes frente al Palacio del Planalto y en ciudades de su entorno de Brasilia, donde abrazó y estrechó las manos del público en panaderías y puestos ambulantes de venta de comida. De ese modo el presidente incumplió la obligatoriedad de usar cubrebocas en la vía pública decretada por el gobernador de Brasilia, Ibanés Rocha. Bolsonaro llevaba un barbijo blanco este lunes cuando saludó a un grupo de simpatizantes y comentó que pudo haber estado infectado con el Covid-19.
(ANSA).

Sorgente: Bolsovirus: l’autocritica della destra brasiliana –

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20