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Un fatto gravissimo si è consumato ieri sera alle 22 circa ( 7 giugno 2020), in pieno centro storico, al termine di una giornata di lotta e solidarietà, una compagna del movimento Annina stava rincasando quando è stata aggredita alle spalle da 5 energumeni fascisti che probabilmente avendola riconosciuta le si sono scagliati addosso. Vi descrivo Anna per chi non la conosce, una fiera compagna, un passerotto d’assalto di 40 kg con i capelli argento, una nonna. Nonostante tutto si è difesa con onore e ne ha “stesi” 3 poi un pugno in faccia ha steso lei, l’hanno presa a calci nelle costole, le hanno rotto il naso e gli occhiali, i quali per fortuna non hanno rilasciato schegge che potevano seriamente danneggiare gli occhi. Non ha denunciato, non è andata in ospedale perché non ci crede più essendo la seconda volta che le succede e non avendo avuto nessuna giustizia malgrado un referto di 21 giorni, il che ha ferito oltre che il suo corpo anche il suo orgoglio. ” Meglio così” mi ha detto “almeno ho solo il danno e non la beffa”. Onore alla mia compagna, alla nostra compagna. Mi domando però, in un quartiere storico per i movimenti, dove i compagni hanno sempre lottato per difendere il quartiere da spacciatori e infami di ogni tipo, in un quartiere dove c’è un’alta concentrazione di sedi da sindacali a collettivi, come può succedere questo? Non prendeteci per nostalgici se affermiamo che 30 anni fa non sarebbe passato sotto silenzio, che ci fumavano di più i coglioni e che li avremmo cacciati a calcinculo. Vediamo il da farsi, perché non è la prima volta e non è la sola compagna che ha subito l’attacco del branco, di un branco senza umanità e dignità. Solidarietà per Annina e amore e rispetto a questa piccola grande donna.

I compagni del movimento di lotta per la casa di Firenze.

Incazzati come bestie.

 

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