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Aerei da guerra sconosciuti hanno lanciato un attacco missilistico sulle navi da guerra turche vicino alle coste della Libia.

Secondo “The Cavell Group”, una nave da guerra turca è stata vista bruciare vicino al porto di Sidro, con testimoni che hanno riferito dell’esplosione. Secondo alcune fonti, la nave da guerra della Marina turca è stata attaccata da aerei sconosciuti e, molto probabilmente, stiamo parlando dei caccia dell’aeronautica egiziana e dell’aeronautica degli Emirati Arabi Uniti, che sostengono attivamente l’esercito nazionale libico.

“Libia: è stato riferito che un’esplosione e un incendio si sono verificati su una nave a est del porto di Sidro. La fonte militare dell’esercito nazionale libico afferma che la nave turca è stata attaccata quando ha tentato di avvicinarsi all’area di Ras Lanuf , riferisce il Gruppo Cavell.

Tra le altre cose, diverse fonti riportano che caccia bombardieri MiG-29 e bombardieri Su-24, che sono solo appartenenti all’Egitto, sono stati visti nei cieli sopra la Libia, il che non esclude la possibilità che la parte egiziana abbia attaccato, cosa che, a questo proposito, aveva suscitato in precedenza le minacce di Erdogan di problemi molto seri se questi avessero colpito le forze del governo di Tripoli.

È interessante notare che poco prima il comando dell’Aeronautica militare nazionale libica aveva annunciato la sua disponibilità a infliggere un colpo schiacciante alle forze della PNE e della Turchia, usando le forze aeree per questo.

” Nelle prossime ore vedrai la più grande campagna aerea della storia della Libia “, ha dichiarato il capo dell’aeronautica militare Haftar Sakr al-Jarushi in una nota.
“Tutte le posizioni e gli interessi della Turchia in tutte le città sono obiettivi legittimi per i nostri aerei dell’Aeronautica Militare e raccomandiamo alla popolazione civile di starne alla larga ” , riferisce Bloomberg.

Mercenari filo turchi

La Turchia è intervenuta nel conflitto libico trasferendo mercenari dalla Siria per combattere contro le forze del generale Haftar che sono appoggiate da Egitto, Russia ed Emirati Arabi Uniti e che assediano Tripoli.
Queste potenze supportano Haftar a livello politico, logistico e con l’invio di armi, droni e soldati.
Il governo di Sarraj, che controlla a mala pena l’area di Tripoli, pur riconosciuto a livello internazionale, si è sempre trovato piuttosto isolato e la Turchia è intervenuta militarmente per sostenerlo e rifornirlo di armi, utilizzando forze mercenarie filo turche che erano presenti in Siria.
Da notare che l’Italia, che si dichiarava a sostegno del governo Sarraj, si è di fatto autoesclusa dal teatro libico, tanto meno l’UE che risulta assente (mentre alcuni dei suoi membri, Francia, sostengono la parte avversa), gli Stati Uniti, se pur interessati a contrastare la Russia, sono ondivaghi.
L’Egitto e l’Algeria si erano dichiarati allarmati per l’intervento della Turchia e avevano manifestato l’intenzione di contrastare tale intervento che risulta contrario agli interessi di entrambi i paesi. L’Egitto, confinante con la Libia, quale maggiore paese arabo nella regione, non intende riconoscere ai turchi il diritto di intromettersi in Libia.

Da notare che il presidente turco Erdogan sta inseguendo una possibile espansione dell’influenza turca nella regione, questo spiega il suo intervento nel conflitto in Siria dove ha cercato di annettersi parte del territorio siriano ma è stato ostacolato dall’intervento russo.
Altre aree dove la Turchia cerca l’espansione sono in Iraq e nell’isola di Cipro, rivendicando un suo preteso diritto all’estrazine di idrocarburi nell’area di mare antistante tra Cipro e la Grecia. Prossimo il conflitto anche con il paese ellenico.
Tutto lascia pensare la possibilità di un conflitto allargato che potrebbe coinvolgere l’Egitto e la Turchia nella contesa per le risorse della Libia.
Da non dimenticare che il conflitto e la situazione di caos in Libia sono nati a seguito dell’intervento militare della NATO, realizzatosi nel 2011, che ha rovesciato il governo di Gheddafi, quest’ultimo brutalmente assassinato, l’unico leader arabo che era riuscito a unificare sotto la sua leadership le tribù libiche e dare un forte impulso di sviluppo al paese. Da allora la Libia si trova nel caos, un paese sconvolto dai conflitti e che si trova poche miglia dalle coste della Sicilia.

Luciano Lago

Sorgente: controinformazione.info | Si complica il conflitto in Libia : colpite navi turche

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