0 2 minuti 4 anni

Quando il capo politico M5S, Vito Crimi, dice che «non occorre nessuna Fase 2 per il Governo, se non intesa a immaginare le nuove misure e semplificazioni» sta rispondendo agli alleati sempre più insofferenti delle bizze pentastellate. È un altolà agli spifferi di rimpasto che provengono dal Pd e insieme una replica a chi vede nei Cinque Stelle la stampella debole dell’Esecutivo. Ma i segnali che provengono dal Movimento non possono non allarmare, soprattutto in vista delle prossime mine sul cammino della maggioranza: la mozione di sfiducia al Guardasigilli Alfonso Bonafede, il dossier Autostrade chiuso al ministero dei Trasporti e pronto ad approdare in Consiglio dei ministri. E infine il Mes, nodo dei nodi.Migranti, l’accordo indigestoQuanto andato in scena sulla regolarizzazione dei migranti impiegati in agricoltura e nel lavoro domestico, con l’accordo raggiunto e rimangiato nel giro di qualche ora per poi essere nuovamente sottoscritto, è soltanto un assaggio di quel che potrebbe accadere, alla luce del caos dentro il M5S. «Suddividerci tra progressisti di sinistra e sovranisti di destra è una grossolana semplificazione», osserva un senatore. «La verità è che le perplessità su quella norma serpeggiano in almeno i due terzi dei gruppi parlamentari. Alla fine è stato detto sì all’intesa soltanto perché l’alternativa era far cadere il Governo. Ma la frattura potrebbe riproporsi durante l’iter del decreto Rilancio alle Camere. E sul Mes, che è un tema ancora più identitario, che cosa succederà?».

Sorgente: M5S maionese impazzita. E in Liguria la fedelissima di Casaleggio fonda un suo movimento – Il Sole 24 ORE

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20