SCUOLA
Coronavirus, preside ferma la didattica a distanza su Google Suite: “Dubbi sul rispetto della privacy degli alunni”
Genitori in rivolta: “Non siamo preoccupati per la questione dei dati personali. Per ora l’uso di questi strumenti è l’unico che permette un contatto reale con i docenti dei nostri ragazzi”
di Alex Corlazzoli | 11 MAGGIO 2020
Speciale Coronavirus
Stop alla didattica a distanza fatta con la piattaforma Google Suite alla scuola media Bianco –Pascoli di Fasano. A far scattare il semaforo rosso è la dirigente Maria Conserva che si è preoccupata della privacy dei propri alunni. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i genitori ma anche l’assessore all’istruzione del Comune Cinzia Caroli e il sindaco Francesco Zaccaria. È la prima volta che una preside decide autonomamente di bloccare le lezioni online mettendo sotto i riflettori il problema della riservatezza dei dati e del contratto con Google.
Dal canto suo Conserva cita e pubblica sul sito della scuola la lettera che il Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, ha inviato alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. In questa missiva Soro spiega che “gli istituti scolastici hanno sinora provveduto (alla didattica a distanza, ndr) ricorrendo a soluzioni tecnologiche, offerte da vari fornitori, non sempre caratterizzate da garanzie adeguate in termine di protezione dei dati personali e talora notevolmente vulnerabili”. Lo stesso presidente suggerisce di usare il registro elettronico “riducendo proporzionalmente il ricorso ad altre piattaforme”.