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“Che se ne fa la società della mia sofferenza ? ” si chiedeva Carmelo Musumeci chiuso in isolamento per un anno e mezzo e in 25 anni di carcere ostativo..
Queste parole mi ronzano in testa da una settimana, cercando una risposta plausibile, una risposta con il più basso grado di ipocrisia possibile, una risposta che scacci dalla mi mente il sadismo e la violenza.
Io su quel gradino, quello più alto, quello dove puoi puntare il dito, non ci stò, mi ci son messo ma mi son sentito nudo e son sceso quasi subito, scoprendo che semplicemente la risposta a quella domanda non c’è. Quella domanda, semplice come quella di un bambino, non ha una risposta ragionevole e svela alla società il suo lato più fragile, il suo lato mostruoso e diventa, questa domanda, pietra d’inciampo dove il mondo non potrà far altro che sbatterci il naso.
L’intervista è semplice, come del resto sono anche io, ma fatta per lasciar spazio alla riflessione e al cuore di ognuno. Lascio a voi l’audio e il link al libro. Leggetelo!

Intervista all’autore, riflessioni sul carcere e sul regime del 41bis, la sua funzione la sua utilità …

La storia di un uomo che è entrato in carcere per  le sue malefatte e ne è uscito raccontando le malefatte che ha subito dallo stato…

Il desiderio di un mondo migliore, l’umanità, la possibilità di riscatto.

Ascoltate l’intervista e soprattutto leggete i suoi libri!!!

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