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Altre 681 vittime e 4805 nuovi positivi nelle ultime 24 ore. Il virus non demorde ma in Lombardia per la prima volta diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva. L’allarme del sindaco di Milano: troppa gente in giro

Scudo sul mascherine-gate, Salvini ci aveva provato

Andrea Fabozzi

Ritirato un emendamento a prima firma del capo leghista. Come quelli del gruppo di Toti e di Fratelli d’Italia avrebbe sollevato da ogni responsabilità per non aver protetto i medici i dirigenti sanitari e «i soggetti preposti alla gestione della crisi». Governatori compresi

Italia

«Ora va rilanciata la sanità pubblica»

Andrea Capocci

Nino Cartabellotta è il presidente della Fondazione Gimbe. «Il “Modello italiano” presenta luci e ombre. Il successo delle misure di distanziamento sociale è evidente. Ma anche il fallimento della tutela degli operatori sanitari»

Big Data, radicalità e accelerazioni da Covid-19

Simone Pieranni

È in questo spazio di attesa, di emergenza non ancora «normalizzata», che si annidano i bisogni di radicalità: non basta dire «no», «forse», «sì ma», serve pensare a mettere in discussione l’intero sistema su cui poggia l’estrazione e l’utilizzo dei Big Data, la vita delle piattaforme e quella dei lavoratori che hanno come compito principale quello di nutrire le macchine di dati

Internazionale

Catastrofe coronavirus e rabbia sociale in Sudafrica

Luca Manes

Nel paese africano con il maggior numero di contagi il governo teme il peggio e vara misure draconiane. Militarizzate le township, vietata la vendita di alcolici e sigarette. Ma in 7 milioni lottano anche contro la fame. I guai di Eskom intanto acuiscono crisi e inquinamento

Allarme per il «contagio di ritorno» degli operai palestinesi

Michele Giorgio

Si teme un massiccio aumento della diffusione del virus in seguito al rientro dei manovali palestinesi da Israele in Cisgiordania in occasione della Pasqua ebraica. L’Olp accusa il governo Netanyahu di sabotare gli sforzi palestinesi.

Editoriale

il manifesto al tempo del Coronavirus

Matteo Bartocci

Il giornale di carta, oggetto novecentesco che sembrava destinato all’oblio, è oggi un bene essenziale, di quelli da tenere in vita per decreto in un’Italia in quarantena da un mese. Riuscire a pubblicare un quotidiano in cooperativa come il manifesto anche in mezzo a una pandemia è un miracolo che non cessa di stupirci

Cultura

Rae DelBianco e la via selvaggia del nuovo western

Guido Caldiron

Parla l’autrice esordiente di «Ruvide bestie» (Neri Pozza) che ha lavorato a lungo in ranch e fattorie. Caccia all’uomo nel deserto, tra cowboy adolescenti e narcos. Sulle tracce di Cormac McCarthy e di Breaking Bad. «In ciò che scrivo la moralità si muove su una scala mobile: se la sopravvivenza richiede di trasgredire le norme, tutto cambia»

Visioni

Las Kellies nel vortice di un selvaggio dancefloor

Paola De Angelis

Lo spirito delle musiciste argentine è goliardico, anche nel nuovo disco «Suck This Tangerine. «Non amiamo riempire troppo i brani. A volte se togli qualcosa, il vuoto che si crea per sottrazione si riempie di significato. Continuare ad aggiungere può creare confusione»

Commenti

Covid-19: l’Occidente spiazzato guarda a Oriente

Alessandro Albana

Dove non era riuscita l’epidemia di Sars del 2003 – che era rimasta in gran parte confinata nel contesto asiatico – è arrivato invece il nuovo coronavirus, svelando le debolezze di un occidente spiazzato e impaurito che si rivolge a oriente in cerca di una possibile via di uscita dalla «crisi più grave dopo la seconda guerra mondiale»

Covid-19, non torniamo alla normalità. La normalità è il problema

Ángel Luis Lara

Il pericolo principale è pensare al Coronavirus come un fenomeno isolato, senza storia, senza contesto sociale, economico o culturale. Non c’è normalità alla quale ritornare quando quello che abbiamo reso normale ieri ci ha condotto a quel che oggi abbiamo. Il problema che affrontiamo non è solo il capitalismo in sé, ma anche il capitalismo in me

L’Ultima

L’Aquila ricorda a porte chiuse

Serena Giannico

Undici anni fa il sisma sconvolse il capoluogo abruzzese. Quest’anno per la prima volta non ci sarà la tradizionale fiaccolata. Il sindaco: a mezzanotte solo lumini accesi per le vittime

Alias Domenica

Amico Fortini funzione del Novecento

Niccolò Scaffai

La sequenza degli scritti di Mengaldo su Franco Fortini poeta e saggista profila un’acuta rivisitazione dialettica del secolo scorso e dei suoi emblemi: I chiusi inchiostri, da Quodlibet

Hegyi e tre grandi catartici

Giuseppe Frangi

Tre artisti apolidi (un polacco, un russo, un greco) che hanno sfidato, differenziando l’idea del Tempo, i limiti dell’espressione. Li interroga il critico ungherese, a sua volta apolide

Arasse, Leonardo e il flusso del vedere

Andrea Cortellessa

“Leonardo” (Jaca Book) e “L’uomo in prospettiva” (Einaudi) riportano l’attenzione sullo storico dell’arte francese e le sue «dissezioni» delle opere e della loro ricezione. Lo studio della rete dei saperi e del repertorio pittorico portano a un’idea ritmica del cosmo leonardesco: «revertiginoso dechomposto»

Judd: al MoMA da remoto

Tommaso Mozzati

Chiusi i battenti, causa Covid-19, il 12 marzo: ma la passeggiata virtuale nelle sale bianche del museo sulla 53a offre un’inattesa verifica ermeneutica del minimalismo dell’artista americano. Negli anni sessanta la sua arte era letta nel segno del «silenzio» e del «vuoto»: un’idea messa in crisi a partire da un saggio 1967 di Michael Fried…

Elizabeth Strout, poi la vita

Silvia Albertazzi

Maestra nell’arte di conferire unicità e significato a quanto sfugge all’occhio distratto, l’autrice torna al suo personaggio preferito: «Olive, ancora lei», da Einaudi

Adorno, l’incertezza, fonte di pulsioni identitarie

Stefano Petrucciani

Pubblicato l’anno scorso in Germania, il testo del filosofo francofortese datato 1967, «Aspetti del nuovo radicalismo di destra», ha offerto chiavi interpretative per l’ascesa di Alternative für Deutschland: ora da Marsilio

Ambiguità politiche del latinista Marchesi

Massimo Raffaeli

L’appassionante e voluminosa monografia critica di Luciano Canfora su Marchesi è anche una storia degli intellettuali italiani: «Il sovversivo», da Laterza

Geografia sentimentale del Tour de France

Roberto Andreotti

I suoi reportage dal Tour de France risuonavano di nomi: paesi, strade, città, vini, scrittori, canzoni… La prima volta fu nel 1967, quando Simpson morì sul Monte Ventoso. Il pezzo più bello lo scrisse per Ocaña. Aveva stile e umanità, e la stessa età di Merckx

Sorgente: il manifesto del 05.04.2020 – il manifesto

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