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In crisi per la gestione dell’emergenza virus, il presidente brasiliano finisce nel mirino anche per il sospetto di rapporti tra il figlio Flavio e i killer dell’attivista Marielle Franco

di DANIELE MASTROGIACOMO

È un pessimo momento per Jair Messias Bolsonaro. Il più basso (30 per cento) nei consensi e il più alto (57) nelle richieste di impeachment. L’ex capitano ribelle dell’esercito è giunto a un bivio nella sua tumultuosa esperienza da presidente del Brasile. Persino nella gestione del Covid 19, con 61.888 infetti e 4.205 morti, Bolsonaro non si è dimostrato all’altezza. Ha costretto alle dimissioni il ministro della Salute, Luiz Henrique Mandetta. E ha preteso che il ministro della Giustizia lo informasse delle inchieste che riguardano la sua famiglia. Ma Sergio Moro si è dimesso e lo ha attaccato, mettendolo nei guai. Che sono anche pesanti: 4 inchieste a carico di tre dei suoi figli.

La prima riguarda il cosiddetto “ufficio dell’odio” e punta a Carlos Bolsonaro. Durante la campagna del padre ha creato una macchina dei fake cha ha sommerso di messaggi e video i social. Si è scoperto che la maggioranza era rilanciata da robot. Carlos è accusato di diffusione di notizie false. Il fratello Flavio rischia ancora di più: è accusato di aver usato fondi pubblici per pagare gli stipendi di due collaboratori quando era deputato regionale a Rio.

Gli investigatori sono risaliti a due ex ufficiali della Polizia militare passati nelle file di gruppi paramilitari che agiscono da criminali nelle favelas. I loro nomi sono apparsi come reali amministratori di tre piccola società di costruzioni che 4 anni fa hanno acquistato illegalmente dei terreni a Rio das Pedras, ovest di Rio, realizzando una grande speculazione edilizia.

Centinaia di appartamenti che sono serviti a riciclare una montagna di denaro, frutto di tangenti e estorsioni. Parte di questo denaro, con un giro di transizioni che coinvolge 86 persone, sarebbe finito nelle tasche di Flavio Bolsonaro. Con un’aggravante. I due ex poliziotti sono stati arrestati come sicari della consigliera comunale e attivista sociale Marielle Franco, freddata il 14 marzo del 2018.

Infine, Eduardo. Non è coinvolto in indagini. Ma è molto amico di Alexandre Ramagem, direttore generale dell’intelligence brasiliana. Ha sostituito il capo della Polizia federale cacciato da Bolsonaro e che ha portato alle dimissioni del ministro della Giustizia. L’uomo giusto al posto giusto per blindare i fratelli. E con loro il padre presidente.

Sorgente: Il Covid e le indagini sui tre figli ora mettono Bolsonaro nei guai | Rep

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