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Il leader di Forza Italia sta lasciando intendere di essere pronto a passare dall’opposizione responsabile alla responsabilità di Governo, smarcandosi dagli alleati di centrodestra

di Barbara Fiammeri

Erano mesi, se non addirittura anni che Silvio Berlusconi non occupava la scena come sta avvenendo in queste settimane. Attenzione: non si tratta solo di qualche comparsata televisiva in prossimità di un appuntamento elettorale in cui tra una battuta e l’altra si promette un po’ confusamente tutto a tutti. L’ex premier sta portando avanti una strategia politica, che pur non avendo immediate ricadute pratiche è apprezzata.

La crescita dell’ex premier e la discesa di Salvini
Sono ormai settimane che tutti i sondaggi danno Forza Italia e la fiducia nell’ex premier in crescita. Si tratta di percentuali modeste, dello zero virgola, ma per un partito che da anni era costantemente in discesa l’inversione di tendenza è di per sé clamorosa. Anche perché avviene in corrispondenza alla perdita significativa di consensi della Lega e dello stesso Matteo Salvini.

La svolta di Berlusconi
Questo non significa che i punti sottratti al Carroccio siano andati al partito di Berlusconi. Tutt’altro, a beneficiare della crisi del Capitano è stato finora soprattutto Fratelli d’Italia e la sua leader, Giorgia Meloni. Significa però che c’è un elettorato che segue con favore la scelta del Cavaliere, portata avanti fin dall’inizio della pandemia e che si sostanzia in quella che lui stesso ha definito “opposizione responsabile” portatrice di un “contributo costruttivo”.

Dall’opposizione responsabile alla responsabilità di governo
Non si tratta solo di mostrare “spirito di collaborazione”, di disponibilità al dialogo. Questo lo hanno manifestato, sia pure a fasi alterne, anche la Lega e Fratelli d’Italia. Berlusconi fa un passo in più, lasciando intendere di essere pronto a passare dall’opposizione responsabile alla responsabilità di Governo, smarcandosi dagli alleati di centrodestra.

Il sì al Mes e il no alla sfiducia a Gualtieri
Lo fa appoggiando, anzi rivendicando ad esempio il sì ai 36 miliardi messi a disposizione dal Meccanismo europeo di stabilità (Mes), purché senza condizioni e dicendo fin da ora che Forza Italia voterà contro la sfiducia al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri presentata dalla Lega.
C’è chi mette in relazione questo cambio di rotta del Cavaliere con il ritorno nella war room di Gianni Letta.

Per il leader di Fi il governo non reggerà
Ma anche quando Berlusconi si era accodato a rimorchio della Lega c’era Letta. Se oggi l’ex premier ascolta con più attenzione uno dei suoi più fidati consiglieri è perché questa svolta lo convince, offre una prospettiva fino a due mesi fa inimmaginabile. Il leader di Fi è convinto che l’attuale Governo abbia i mesi contati. Che gli effetti economici della crisi diventeranno insostenibili per una maggioranza debole e sfilacciata qual è quella giallo-rossa.

Le fiches di Berlusconi: 61 senatori e 97 deputati
Nessun complotto ma la forza delle cose spingerà a trovare soluzioni diverse. Ed quello che Berlusconi sta aspettando per rientrare in gioco da protagonista.Dalla sua può mettere sul piatto fiches pesanti: 61 senatori e 97 deputati . Qualcuno già parla di Governissimo. Ma tale sarebbe solo se lo sostenesse anche la principale forza di opposizione, ovvero la Lega.

I testacoda di Salvini
Salvini a un certo punto aveva aperto, aveva fatto esplicitamente davanti alle telecamere il nome di Mario Draghi e rimesso in pista Giancarlo Giorgetti, che assieme a Luca Zaia è il volto della Lega di governo. Poi ci ha ripensato, forse preoccupato dall’ascesa della Meloni.

Meloni in piazza contro la fase 2: migliaia di italiani a rischio

Il Capitano ora attacca senza mordere
O più semplicemente perché preferisce la felpa alla giacca, la piazza ai vertici lontani dalle telecamere. E ora che in piazza non ci si può andare, ora che anche i social vengono utilizzati più per informarsi sulle mosse del coronavirus che per ascoltare le dirette Facebook, Salvini arranca, attacca senza mordere.

La minaccia elettorale non c’è più
Ma soprattutto non si riesce a capire dove vuole andare, quale alternativa proponga, visto che su un punto non c’è discussione: finché dovremo difenderci dal Covid non si può andare a votare. E infatti lo stesso leader della Lega, così come Meloni, non invocano più le urne da tempo.

La strada è segnata: Berlusconi si prepara
Per chi come Berlusconi guardava alle elezioni con preoccupazione, questa impraticabilità gli ha offerto la possibilità di ritornare in gioco, di prendere le distanze dagli alleati mantenendo la linea dell’opposizione responsabile che diventa decisiva al momento buono (sul Mes ad esempio). La strada è ormai segnata, c’è solo da attendere che la confusione della fase 2 faccia il suo corso, poi il Cavaliere potrà tornare dalla Costa Azzurra e giocare la partita per il Governo che verrà.

Per approfondire:
In che modo il coronavirus alimenta l’anti europeismo in Italia

Orban, Salvini e l’articolo 78 della Costituzione

Sorgente: Berlusconi premiato dai sondaggi prepara il post Conte – Il Sole 24 ORE

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