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L’aviazione militare americana ha trasportato mezzo milione di test per il coronavirus dalla base di Aviano in Tennessee, secondo quanto riportato dal sito specializzato Defense One

di maurizio Caprara

Passa anche per l’Italia lo sforzo che gli Stati Uniti stanno compiendo per fronteggiare la pandemia del Coronavirus dopo le sottovalutazioni del presidente Donald Trump.

Lunedì scorso poco prima delle 11, a quanto risulta al Corriere della Sera, un aereo americano proveniente dalla base di Ramstein, in Germania, è atterrato in quella di Aviano, in provincia di Pordenone, ed è ripartito dopo le 13.

Il generale Dave Goldfein, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica statunitense, ha affermato due giorni più tardi dal Pentagono, a Washington, che cargo militari della sua arma stanno «spostando kit per esami tutti in appoggio della Homeland Security e degli Human Services affinché questi possano essere certi di rispondere alle domande che ricevono».

Nei kit, tamponi di cotone per riscontrare la presenza di Covid-19. La destinazione finale del volo passato per l’Italia potrebbe essere stata Memphis, Tennesse. La Homeland Security negli Usa è il ministero dell’Interno, Human Services è il ministero della Salute.

È stata l’azienda bresciana Copan, come ci ha confermato il responsabile del suo ufficio legale Lorenzo Fumagalli, a fornire i materiali richiesti da clienti privati e pubblici degli Stati Uniti. «Attualmente stiamo producendo oltre dieci milioni di tamponi a settimana. Ne stiamo fornendo in Italia, in Europa, nel mondo. La nostra fabbrica lavora anche di notte. Occorre essere chiari: il tampone è una cosa, il test è un’altra. Con la consegna che eseguiremo lunedì prossimo avremo consegnato in Italia un milione centomila kit di prelievo dall’inizio della crisi. Se nel nostro Paese i test effettuati sono meno di duecentomila è perché le forniture sono in quantità superiore alle capacità di svolgere gli esami nei laboratori italiani. Non è una critica, sono i dati di fatto e tutti stiamo lavorando a ritmi eccezionali», ci ha detto Fumagalli.

Secondo il sito «Defense one» «l’Aeronautica americana silenziosamente ha trasportato in volo 500 mila kit per esami sul Covid-19 dall’Italia a Memphis». Nell’aeroporto internazionale di questa città del Tennesse c’è un centro della FedEx, compagnia di spedizioni, e la struttura permette rapidi smistamenti di materiali attraverso jet commerciali. L’aereo passato per l’Italia sarebbe atterrato in Tennesse martedì all’alba.

Il brigadier generale Paul Friedrichs, chirurgo, ha sottolineato che i test comportano due elementi: «Il primo sono i tamponi che vengono utilizzati per raccogliere il campione dall’individuo che viene sottoposto a esame, quindi c’è un liquido in cui si inserisce il tampone. Questo ha composto ciò che abbiamo portato dall’Italia». Il cargo che si era fermato un paio di ore ad Aviano è un C-17. La sua denominazione di riconoscimento è stata «Reach 911». Le tre cifre negli Stati Uniti sono associate all’emergenza, ricordano tra l’altro nella disposizione abituale i numeri della data delle stragi delle Torri Gemelle (settembre, nono mese, nell’undicesimo giorno) del 2001.

La notizia delle operazioni di trasporto affidate ai militari è stata ripresa anche da «Air Force magazine», testata on line dell’Air Force Association. Non è detto che il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica avrebbe annunciato i voli con mezzi adatti a verificare contagi di Coronavirus se non fossero state sollecitazioni di giornalisti a spingerlo a parlarne.

Defense One ha riferito di aver notato martedì su Instagram una fotografia nella quale si vedevano operazioni di carico di un C 17. A pubblicarla era stata una persona che si qualificava come membro di un equipaggio dell’aereo. L’utente accompagnava l’immagine con un post nel quale diceva: «Ho preso parte a qualcosa di speciale, la scorsa notte. Questi sono 500 mila kit per i test del coronavirus». La foto è stata successivamente rimossa.

«Abbiamo appena fatto un movimento abbastanza significativo a Memphis», ha affermato mercoledì il generale Goldfein nell’incontro con la stampa al Pentagono. Né l’ufficio del segretario alla Difesa né la Casa Bianca hanno voluto fornire commenti in materia a Defense One. Il sito ha sostenuto che operazioni come quella di Aviano continueranno. Se non ci sono esigenze particolari di sicurezza, sarebbe interesse degli Stati Uniti ridurre al minimo il sottile velo di nebbia che sono sembrate circondarle.

I contagi, negli Stati Uniti, sono a quota 7.324, con 115 morti (dati aggiornati alle 20 del 18 marzo). In Italia l’epidemia scatenata dal virus SARS-CoV-2 ha ormai causato quasi tremila morti, e in varie regioni si discute se allargare il raggio dei test clinici per individuare i positivi al coronavirus.

Sorgente: Lunedì 500mila test sono stati portati dall’Italia agli Usa

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