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Ci sono stati 147 decessi soltanto nelle ultime 24 ore: il totale ha superato i mille. I casi sono saliti a 17.361

Giordano Stabile

DALL’INVIATO A BEIRUT. Il numero delle vittime in Iran è arrivato a 1135, con 147 decessi soltanto nelle ultime 24 ore. I casi sono saliti a 17.361, secondo i dati ufficiali, e l’epidemia sembra fuori controllo, tanto che il capo dell’Oms per il Medio Oriente ha invitato «a fare di più» e a condividere maggiori informazioni con l’Organizzazione. Il viceministro della Salute di Teheran ha detto che alcuni iraniani «ancora non prendono la malattia seriamente». I santuari sciiti sono stati chiusi, ma alcuni oltranzisti si sono ammassati davanti agli ingressi, per esempio a Mashhad, per chiederne la riapertura. L’invito a restare a casa è ancora poco rispettato.

Sulla base delle ultime statistiche una persona muore ogni 10 minuti a causa del coronavirus in Iran: lo ha sostenuto oggi il portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour, in un messaggio pubblicato sul suo account Twitter. Esortando i cittadini a rimanere a casa e a non viaggiare durante le vacanze del Capodanno persiano (il Nowruz, che si celebra domani), Jahanpour ha aggiunto che ogni ora circa 50 persone vengono contagiate dalla malattia.

Il capo regionale dell’Oms, Ahmed al-Mandhari ha aggiunto che le équipe inviate nei Paesi della regione hanno osservato «approcci differenti» e che è necessario «fare molto di più». I Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati, ha precisato in una conferenza al Cairo, «sono quelli che hanno coinvolto tutti i ministeri e i settori in maniera coordinata». Il punto essenziale è «fornire informazioni alla popolazione precise, trasparenti e in tempo sullo sviluppo dell’epidemia, le azioni intraprese, e le misure individuali che devono essere adottate». I contagi nella regione potranno essere controllati soltanto se tutti i Paesi forniranno le informazioni essenziali all’Organizzazione: «Sfortunatamente – ha concluso – ancora oggi i dati sono comunicati in maniera insufficiente».

Il riferimento è anche alle divisioni regionali, specie fra la Repubblica islamica e i Paesi arabi del Golfo. L’Iran è l’epicentro dell’epidemia nella regione, che però comincia a preoccupare anche le monarchie petrolifere. Il Qatar è il più colpito, con oltre 500 casi, Kuwait, Bahrein e Arabia Saudita hanno visto raddoppiare o triplicare i casi negli ultimi giorni. Gli Emirati hanno chiuso le frontiere a tutti gli stranieri, anche quelli con permesso di soggiorno che si trovano in questo momento all’estero. Riad ha chiuso moschee, settore privato dell’economia, scuole e le frontiere aeree, marittime e terrestri.

Sorgente: In Iran: “Abbiamo un morto per coronavirus ogni 10 minui”, l’Oms: bisogna fare di più – La Stampa

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