Coronavirus, l’audio WhatApps di un’infermiera terrorizza Torino: la verità dietro al vocale virale
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L’Asl ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di una infermiera dell’Amedeo di Savoia che domenica ha inviato un messaggio vocale a una conoscente, poi rimbalzato su centinaia di chat, dal quale emergeva una situazione limite rispetto al Covid-19. «La situazione è drammatica», le parole della donna nel messaggio di quasi 4 minuti. «I virologi da me dicono che Torino ha creato un focolaio autoctono, un focolaio nostro, pare leggermente diverso da quello lombardo». E ancora: «Il virus è ovunque, peggiorerà, voglio dirvi le cose come stanno perché non stanno uscendo. Non ci sono più posti in rianimazione, i mezzi pubblici sono contaminati. Noi siamo esauriti, non possiamo allontanarci dall’ospedale. Se dovessi risultare positiva non potrei neanche mettermi in mutua, dovrei restare qui a lavorare in ospedale. Una follia». Una lunga serie di informazioni e supposizioni – in parte vere ma in gran parte esagerate se non del tutto false, come la situazione al collasso dell’ospedale e la contaminazione dei mezzi pubblici – che hanno creato un forte e ingiustificato allarmismo, tanto da indurre l’Asl a intervenire. Stando a una prima ricostruzione l’audio sarebbe stato inviato a una conoscente allarmata perché in casa con un parente considerato a rischio per le sue patologie croniche.
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