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Una stella di David sulla porta di casa, è l'ennesimo episodio a Torino

E’ stata tracciata davanti all’abitazione di Marcello Segre: “Stamattina non è stato un bel risveglio”. Le Sardine torinesi: “Atto inaccettabile, gli siamo vicini”

La scritta Jude – ebreo in tedesco – e una stella di David sono state tracciate a Torino sulla porta di casa di Marcello Segre, una figura molto conosciuta nel mondo del volontariato subalpino, presidente dell’a ex Piemonte Cuore onlus, oggi diventata Associazione italiana cure e rianimazione lorenzo Greco onlus.

Torino, Marcello Segre: “La Stella di David sulla porta? Non mi spaventa”

“Stamattina non è stato un bel risveglio. Ho pensato tanto se dirlo oppure no – ha dichiarato all’uscita dalla questura dove si è recato per denunciare l’episodio – Oggi sono sul campo impegnato per il sociale. Molto spesso purtroppo queste cose possono essere emulate ma non bisogna darla vinta. Non mi piace accusare nessuno, la mia famiglia aiuta gli altri in tutti i modi. È capitato 30 anni fa un episodio simile quando ero consigliere del quartiere centro. Questo è un bellissimo paese, Torino e il Piemonte sono posti inclusivi. Sto andando a Palermo dove andiamo a portare bei messaggi con Piemonte onlus. Noi adulti abbiamo grande responsabilità, mancano dei modelli. Ecco perché vado nelle scuole. Bisogna raccontare la storia, soprattutto la storia recente. Ma non voglio far diventare la cosa un circo”.

La Digos ha avviato degli accertamenti. E’ l’ennesimo episodio di intolleranza in città e nei dintorni.

Marcello Segre era stato protagonista di una incomprensione con Liliana Segre – di cui non è parente – a dicembre, quando aveva annunciato un messaggio della senatrice alla manifestazione delle Sardine a Torino, poi smentito dalla famiglia della deportata. Proprio le Sardine gli hanno espresso solidarietà attraverso un post sul gruppo Facebook: “E’ di nuovo successo ed è successo nella nostra città, a uno di noi, una Sardina che ogni giorno degli ultimi 3 mesi si è battuta al nostro fianco, offrendosi con passione e intraprendenza uniche”. E ancora, dice il movimento, “non è una giornata qualunque e noi non possiamo accettare tutto questo, non possiamo accettare che accada a lui nella nostra città, così come non accettiamo che accada a chiunque in qualunque città del mondo. Siamo vicini a Marcello e siamo sicuri che questo fatto folle lo rafforzerà ancor di più nelle sue convinzioni e nei suoi ideali, ideali di solidarietà e pace”.

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