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Germania, attentato ad Hanau: 9 morti. Il killer trovato morto in casa: «È un estremista di destra»

Gli spari in due locali in cui si fuma narghilè, frequentati dalla comunità turca: 9 le vittime. Trovati senza vita il sospetto autore della strage e un’altra persona nella sua abitazione

di Paolo Valentino e redazione esteri

Nove persone sono state uccise e cinque sono rimaste gravemente ferite ieri sera, in seguito a due sparatorie avvenute ad Hanau, una cittadina dell’Assia a circa 20 chilometri da Francoforte. La notizia è stata confermata da un portavoce della polizia del Land, che tuttavia non ha fornito alcuna indicazione sulle circostanze e sulle motivazioni del massacro. Dopo una notte di ricerche, la polizia ha trovato senza vita, nella sua abitazione, il sospetto autore (o uno dei sospetti) dell’attacco, insieme a un’altra persona. È così di 11 persone il bilancio dei morti della strage. E la Bild fa il nome del presunto killer: Tobias R., estremista di destra. Secondo il tabloid tedesco avrebbe lasciato un messaggio in cui rivendicava l’attentato e un video, nei quali sostiene la necessità di «vernichten», annientare, «alcuni popoli ed etnie».

Anche la dinamica del fatto rimane ancora confusa (qui il video girato da una famiglia italiana). L’attacco si sarebbe svolto in due momenti. I primi colpi, otto o nove secondo testimoni oculari, sarebbero stati sparati al Midnight, un bar shisha nel centro della città. Gli stessi testimoni hanno riferito di aver visto almeno un corpo senza vita a terra. Subito dopo l’autore (o gli autori) si sarebbe diretto in auto verso il quartiere di Kesselstadt, nella periferia occidentale di Hanau, dove sarebbero stati esplosi altri colpi in un altro locale dove si fuma il narghilè, l’Arena Bar & Cafe. Anche qui ci sarebbero stati morti e feriti. Voci su una terza sparatoria nella zona di Lamboy, questa tuttavia senza vittime, non sono state confermate.

L’intera area è stata chiusa dalle forze dell’ordine, che hanno mobilitato centinaia di uomini, comprese unità delle forze speciali. Decine di ambulanze sono state viste arrivare nei luoghi della sparatoria. Una foto diffusa dalle agenzie mostra un giovane fermato dagli agenti poco lontano da uno dei bar, ma nessun arresto è stato confermato. Anche un elicottero viene impiegato nella caccia all’uomo. La polizia ha aperto una linea telefonica d’emergenza dove chiunque può fornire informazioni utile può chiamare.

Nessuna pista viene esclusa, anche se la Procura del Land è molto cauta e non vuole creare allarmismo. Ma l’ipotesi di un attacco a sfondo terroristico viene presa in considerazione, alla luce del fatto che il tipo di locali presi di mira è in genere frequentato da giovani della comunità turca o musulmana. Gli inquirenti tuttavia avvertono che potrebbe anche trattarsi di un regolamento di conti fra bande criminali. Già lo scorso venerdì sera, a Kreuzberg, nel pieno centro di Berlino, una sparatoria al Tempodrom, un edificio per eventi dove era in corso lo spettacolo di un comico turco, aveva ucciso uno spettatore e ferito almeno sette persone: non chiari i moventi.

L’ombra del terrorismo di destra è forte sull’intero Paese. La scorsa settimana, la polizia federale ha arrestato 12 uomini di età compresa fra i 20 e i 60 anni, in sei diversi Laender federali. Sono sospettati di far parte di un’organizzazione terroristica di estrema destra, che progettava attacchi e attentati a moschee, centri di accoglienza per profughi e scuole di quartieri a maggioranza musulmana. Armi, munizioni, granate, bombe rudimentali e lingotti d’oro sono stati sequestrati durante le perquisizioni. La cellula aveva nel mirino anche uomini politici e rifugiati. Secondo la Procura federale il suo scopo era di creare una situazione da guerra civile. Secondo fonti della polizia, ci sarebbero oggi in Germania una cinquantina di estremisti di destra pronti a compiere attentati terroristici.

Il ministro degli Interni, il cristiano-sociale bavarese Horst Seehofer, ha annunciato che il governo intende agire contro queste frange «in modo deciso, incessante e a ogni livello». Il portavoce del governo ha assicurato che «a chiunque verrà garantito di praticare senza pericolo e minacce la propria confessione religiosa». . Un sospettato sarebbe già stato arrestato.

Articolo in aggiornamento

Sorgente: corriere.it

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