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Argentina: i Mapuche sfrattano la famiglia BenettonBY RAIAWADUNIA · DIC 28, 2019Una fattoria azienda del Gruppo Benetton, nella Patagonia argentina, è stata occupata dagli indios mapuche: durante la notte fra il 25 e 26 dicembre un gruppo di indigeni è entrato in un appezzamento della fattoria ‘El Maitén’ rivendicandola in base ai propri  “diritti ancestrali”.La fattoria appartiene alla ‘Compañía tierras del sur’, del Gruppo Benetton. Mapuche significa popolo o gente (che) della terra (mapu), terra del popolo. Un popolo che prima gli spagnoli, ma poi, innanzitutto, i padri della patria e degli argentini di oggi,  tentarono di sterminare,  quasi  riuscendoci. Una vaga, ma tragica contabilità, parla di centinaia di migliaia di morti. Le campagne militari della Pampa o del Desierto furono vere e proprie azioni di genocidio. Ma  i Mapuches ed anche i pochi Tehuelches che rimangono continuano a resistere e lottare. Sono un popolo tenace e duro come le loro terre, dal Pacifico all Atlantico: le due coste, Le Ande, il nord della Patagonia, la Pampa, ed i venti che le scuotono.Nazione Mapuche.COMUNICATO DEI MAPUCHE DEL LOF KURACHE,  PUBBLICATO IL 25 DICEMBRE DA AGENCIA PARA LA LIBERTADIl link con l’originale del comunicato è il seguente:https://agenciaparalalibertad.org/nueva-recuperacion-territorial-mapuche-en-tierras-usurpadas-por-benetton/Al nostro Popolo Nazione Mapuche in lotta, a tutti i popoli originari di Abya Yala, che resistono al capitalismo estrattivo e al colonialismo che vuole organizzare le nostre vite per il profitto della borghesia, a tutti i popoli oppressi del mondo che combattono per la loro liberazione con una prospettiva di eguaglianza di genere, di conservazione degli ecosistemi naturali e con un atteggiamento comunitario, in equilibrio con la natura e con una posizione di decolonizzazione; ai movimenti sociali, contadini e ambientalisti, ai media alternativi e contro-egemonici, a los de abajo e per la conservazione della vita e del territorio, comunichiamo quanto segue:Come famiglie del LOF KURACHE iniziamo un’azione di recupero territoriale, nell’El Platero, contro la multinazionale Compañía Tierras del sur della famiglia Benetton.Questa decisione nasce dall’esigenza primaria di continuare a esistere come mapuche nel nostro territorio, in terre adatte al nostro sviluppo spirituale, culturale, economico, sociale e politico, negato per oltre 140 anni.La nostra posizione ideologica, che si basa sul kimün ( conoscenza mapuche) e sul mapuche feyentun (spiritualità mapuche) ci spinge a definirci oggi anticapitalisti e andare contro la concentrazione della terra nelle mani di pochi,  che ci ha portato  a soffrire la fame, lo sfruttamento dei nostri fratelli e la povertà per le comunità. E il modo migliore per farlo è recuperare ciò che è stato rubato e che per diritto ancestrale appartiene a noi.Data l’avanzata dell’estrazione mineraria e l’espansione dello sfruttamento di idrocarburi, voluta dalla classe politica parassitaria di successivi governi nazionali e provinciali in collaborazione con le multinazionali che si stanno sviluppando nell’Altopiano di Zungunkura, diciamo che il nostro strumento fondamentale è il recupero e il controllo territoriale da parte delle comunità per continuare a preservare gli ecosistemi naturali che per migliaia di anni hanno permesso la diversità della vita nel nostro wallmapu (territorio), in completa armonia, e non continuare a consentire più aree di sfruttamento. Per questo motivo, siamo solidali e inviamo un saluto fraterno alle comunità che si trovano sull’altopiano resistendo alla compagnia mineraria Pan American Silver e al suo progetto di sfruttamento, difendendo la falda acquifera Sacanana. Perché non c’è vita senza acqua e non stiamo parlando di acqua in bottiglia ma di acqua che scorre libera nella nostra madre terra.Solidarizziamo anche con le comunità che resistono all’avanzamento del gruppo Burco, forte di capitali che provengono dal Quatar, sulla sorgente del fiume Chubut, da cui emana l’acqua vitale necessaria per molte comunità sia di Rio Negro che di Chubut, che però è anche ambita da grandi multinazionali con vari progetti minerari.Infine, chiediamo a tutti i lavoratori Mapuche, ai lavoratori a giornata, ai lavoratori domestici, agli studenti, i tagliatori, i lavoratori edili e i disoccupati di recuperare alle famiglie Mapuche ciò che i grandi propietari hanno usurpato, poiché la ricchezza di questi è stata generata dal sudore e da sangue dei nostri genitori e nonni e quindi ci appartiene. Invitiamo a Peñi e Lamgen (fratelli e sorelle) a invadere  terre improduttive, a rovesciare i fili spinati, ad abbandonare le liti per la scarsa terra tra i vicini Mapuche e unirsi per combattere contro il vero nemico, i padroni delle grandi fattorie, i grandi gruppi imprenditoriali che usurpano i nostri territori per creare paradisi privati, società minerarie e idrocarburi che stanno ancora cercando di venderci un falso progresso e benessere economico in cambio

Sorgente: Argentina: i Mapuche sfrattano la famiglia Benetton – Raiawadunia

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