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Un uomo ha accoltellato diversi passanti. Il sindaco elogia l’eroismo dei cittadini presenti durante l’attacco

di Martina Pennisi e Chiara Severgnini

Si chiamava Usman Khan ed era già stato condannato per terrorismo il 28enne cge ha accoltellato diverse persone sul London Bridge, a Londra, intorno alle 14. La polizia è intervenuta tempestivamente e ha colpito e ucciso l’assalitore, che era già stato atterrato da alcuni passanti. Due persone sono morte in seguito alle ferite riportate. Inoltre ci sarebbero diversi feriti, tre dei quali sono ricoverati in ospedale. Da subito Scotland Yard ha trattato l’episodio come «terrorismo». Ipotesi confermata in nottata. «Questo individuo è noto alle autorità, essendo stato condannato per reati terroristici nel 2012: era stato scarcerato nel 2018 in libertà vigilata» ha scritto in una nota l’assistente commissario di polizia metropolitana di Londra Neil Basu. Khan — che indossava un finto giubbotto esplosivo — secondo The Times era stato in precedenza arrestato per «un reato collegato con l’estremismo islamico»: sarebbe stato rilasciato di prigione più o meno un anno fa, a condizione che indossasse un braccialetto elettronico. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha riferito che l’attacco è «un episodio isolato»: non ci sarebbero quindi complici in fuga.

La dinamica

Sembra che l’agguato sia iniziato dentro un edificio, Fishmonger’s Hall, che si trova a poca distanza dal London Bridge. All’interno era in corso un convegno cui partecipavano decine di persone fra cui anche studenti dell’università di Cambridge. L’assalitore ha iniziato a colpire nei pressi dell’edificio, ferendo con un lungo coltello (o, stando alle testimonianze di alcuni presenti, due coltelli) alcune persone che stavano percorrendo il London Bridge. L’uomo è stato subito accerchiato e fermato dai passanti, uno dei quali è riuscito a sottrargli un coltello. Poi sono intervenuti gli agenti di polizia, che hanno intimato ai cittadini di allontanarsi — anche per via della cintura esplosiva, poi rivelatasi falsa, indossata dal l’uomo — e hanno sparato all’assalitore, che è morto sul posto. L’intero attacco, secondo quanto riferito dalla polizia, è durato circa 5 minuti.

Johnson: «Non ci intimidiscono»

Il primo ministro Boris Johnson ha ringraziato «tutte le unità di emergenza e i cittadini per il loro immenso coraggio nel rispondere a questo attacco terroristico». Simili aggressioni, ha aggiunto il premier, «non ci dividono né ci intimidiscono»: «i nostro valori, i valori britannici, prevarranno». Il sindaco Khan ha elogiato «l’eroismo mozzafiato» dei cittadini che sono stati coinvolti e che non hanno esitato a intervenire.

Perquisita un’abitazione

Le autorità britanniche stanno perquisendo un’abitazione che si ritiene collegata a Khan. Lo riporta la Cnn. L’aggressore, che è stato poi colpito e ucciso dalla polizia, indossava una finta cintura esplosiva: era in libertà vigilata perché era già stato condannato per terrorismo

I precedenti

Nel giugno del 2017 sullo stesso ponte sono state uccise 8 persone in un attentato. L’attacco odierno ha seguito un modus operandi già visto anche in altre circostanze, come puntualizza Guido Olimpio nella sua analisi.

Sorgente: Attentato a Londra, accoltellamento e spari al London Bridge – Corriere.it

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