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Questa mattina, attivisti della rete “Energie in Movimento” hanno dato vita a un’azione in Via del Nazareno per chiedere l’immediata abrogazione delle Leggi Sicurezza di Salvini e quelle Minniti-Orlando. Il 9 novembre, corteo nazionale a Roma

Proprio nei giorni in cui la richiesta di “revisione” delle Leggi Sicurezza firmate dall’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini tornano nel dibattito mediatico da parte degli esponenti del Partito Democratico, alcuni attiviste e attiviste della rete “Energie in Movimento” hanno dato vita a un’azione davanti la sede in Via del Nazareno: «Sono passati esattamente due mesi dal giuramento del governo “Conte Bis” e le leggi sicurezza pensate, scritte e fortemente volute dall’allora ministro degli interni Matteo Salvini, sono ancora in vigore nonostante la discontinuità con cui questo governo si era auto-attribuito. La loro abolizione non può essere più rimandata, chiediamo che vengano cancellate subito».

Tre tra i principali esponenti del PD – Zingaretti, Orfini e Minniti – sono stati rappresentati ognuno da una coppia di attivisti recanti sul volto la loro maschera.

Nella rappresentazione messa in atto, le due facce dello stesso esponente, riportavano dichiarazioni totalmente contrastanti sullo stesso tema, dichiarazioni realmente rilasciate:

 

ORFINI:

22.09.2017:  «Con Minniti norme sull’immigrazione più giuste»;

24.05.2018:  «Minniti sui migranti ha sdoganato la destra»;

 

MINNITI:

8.02.2018 «Accordo con Libia? Patrimonio dell’Italia»;

19.10.2019 «È il momento di svuotare i centri di accoglienza libici»;

 

ZINGARETTI:

12.07.2019 «La legge Bossi-Fini va abrogata. Bisogna potenziare i corridoi umanitari e puntare alla chiusura dei campi in Libia»;

05.10.2019 «Il decreto rimpatri? L’idea mi sembra buona».

 

 

 

«Abbiamo voluto mettere in evidenza l’inaccettabile ambiguità e l’ipocrisia del Partito Democratico e dei suoi esponenti sul tema della sicurezza e delle migrazioni. La doppia faccia rappresenta la natura cerchiobottista degli esponenti del PD, che da una parte rivendicano di essere l’unico argine all’avanzata della repressione sovranista di Salvini, dall’altro ne condividono l’impostazione punitiva e securitaria.

Essere al governo e mantenere intatto il sistema repressivo messo in piedi da Salvini con le leggi sicurezza, vuol dire esserne coinvolti. Non basta fare proclami, è tempo di agire: è ora che il PD si tolga la maschera».

« È bene fare chiarezza» – continuano gli attivisti e le attiviste «le due criticità espresse da Mattarella al momento della firma del secondo decreto sicurezza, non possono tracciare un perimetro di riforma. Non si può pensare, infatti, che diminuire le multe alle navi delle ONG che salvano vite nel Mediterraneo sia una conquista, o che prevedere una gradazione nell’ammenda per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale sia il risultato cui auspicare. Le leggi a nome Salvini vanno abolite in toto».

Ma la critica della rete “Energie in Movimento” non si ferma alle due leggi volute dall’ex ministro leghista.

«Salvini ha avuto la strada spianata dal suo predecessore al Viminale, vale a dire Marco Minniti.

Minniti, insieme all’allora ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha firmato le leggi su sicurezza e immigrazione che non possono rappresentare l’alternativa a quelle Salvini e che, quindi, vanno abolite in egual modo. Ulteriore prova dell’ipocrisia del Partito Democratico è il rinnovo del Memorandum di accordi Italia-Libia avvenuto il 2 novembre, che garantisce e avvalla l’operato delle autorità libiche nei confronti dei migranti, nonostante queste autorità siano state più volte condannate da organismi internazionali per violenze, maltrattamenti, abusi di ogni tipo che avvengono quotidianamente nei centri di detenzione sotto il loro controllo», aggiungono gli attivisti.

 

 

Durante il blitz, le attiviste e gli attivisti non hanno solo manifestato la loro contrarietà all’attuale impianto di leggi, ma hanno evidenziato come l’idea di sicurezza vada interpretato in modo totalmente diverso: «Per noi sicurezza significa non morire sul posto di lavoro, non essere vittime di violenza patriarcale – omotransfobica, garantire un’abitazione degna a tutte e tutti, salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, avere edifici scolastici agibili e a norma.

La sicurezza la garantiscono i diritti, non la repressione».

«Invitiamo tutte e tutti» – concludono – «a partecipare alla grande manifestazione nazionale che si terrà sabato 9 novembre a Roma. Saremo in tante e in tanti a chiedere a gran voce l’abolizione delle leggi Minniti-Orlando-Salvini».

 

Sorgente: Abolire subito le leggi sicurezza: blitz alla sede del Partito Democratico – DINAMOpress

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