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Dal sindacato di destra alla nuova Italia Viva di Renzi

Renata Polverini potrebbe essere il «nuovo acquisto» di Matteo Renzi. Dopo essersi autosospesa dal gruppo parlamentare di Forza Italia, l’ex presidente di Regione Lazio ha partecipato alla convention «Festival delle città», presente il leader di Italia Viva. È vero che solo gli stolti e i morti non cambiano mai opinione, ma qui ci troviamo di fronte a una metamorfosi ardita.

La sua storia è singolare. Segretario dell’Ugl (il sindacato post fascista della «destra sociale»), la Polverini ha raggiunto una certa notorietà grazie alle reiterate partecipazioni a «Ballarò» e, da personaggio, è persino diventata governatore del Lazio. Insomma, una carriera come quelle che si intravedono solo nei reality o nei meetup grillini (che poi sono la stessa cosa).

La signora (sempre viva l’aurea definizione di Edmondo Berselli: «unisce fighettismo di borgata e coattismo di città») non sopporta più che Forza Italia si sia piegata al sovranismo e al trucismo di Salvini. Ammira Renzi perché «bravo, scaltro ed efficace». E poi «in Italia Viva ci sono valori che in Forza Italia non ci sono più». Per esistere e per l’ingresso in Italia Viva, le saranno ora richieste altre partecipazioni televisive. Tuttavia è bene ricordare che, per quanto ci danniamo nei trasformismi, polvere siamo e in polvere ritorneremo: Polverini es et in Polverini reverteris.

Sorgente: Renata Polverini, la politica delle metamorfosi ardite – Corriere.it

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