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Simone Di Stefano verso la manifestazione indetta da Salvini a Roma: “Vogliamo un governo davvero sovranista”

By Gabriella Cerami

Le bandiere, le barbe e i tatuaggi ed ecco la piccola folla di “fascisti del terzo millennio” radunata sotto la sede da cui Virginia Raggi li vuole sfrattare. Davanti CasaPound, dove l’insegna è stata smontata e ne è rimasto l’alone, a un’ora dall’inizio della manifestazione indetta da Matteo Salvini, ci sono un centinaio di persone: “Ora ci dirigiamo verso piazza San Giovanni, lì saremo 1500”, dice convinto il leader Simone Di Stefano. Per adesso però la partecipazione sembra assai ridotta.

Tuttavia al di là dei numeri, la questione è politica. I militanti di CasaPound potrebbero essere gli ospiti non graditi. Il capogruppo leghista Riccardo Molinari ha chiesto infatti all’estrema destra di non fare il saluto romano in piazza. Di Stefano getta acqua sul fuoco delle polemiche schiacciando l’occhio alla Lega: “Chi fa il saluto romano a una manifestazione di centrodestra è un babbeo. Noi abbiamo ben chiaro quando si fa e quando no. Un discorso è farlo a una nostra commemorazione, un altro a una manifestazione di centrodestra. Garantisco che non ci sarà”.

 

Ad essere davvero restia alla partecipazione di CasaPound è Forza Italia. In questo caso Di Stefano, circondato dai militanti con le bandiere rosse e la tartaruga stilizzata, infierisce e provoca: “Se riusciamo a far trovare il coraggio a Mara Carfagna e a Renato Brunetta di passare con Matteo Renzi siamo contenti, abbiamo fatto il nostro dovere. Perché nel mondo sovranista di centrodestra serve chiarezza”.

Il leader ribadisce che CasaPound non si candiderà, non ci sarà il simbolo della scheda ma “vogliamo un governo davvero sovranista.” Un governo leghista dunque con pochi azzurri.

Alcuni militanti di Casapound prima della manifestazione di piazza San Giovanni

Sorgente: CasaPound: “A San Giovanni per fare chiarezza” | L’HuffPost

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