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Per la prima volta l’ambasciata saudita a Washington invia biglietti celebrativi

DALL’INVIATO A BEIRUT. I Paesi del Golfo abbattono un altro muro nei confronti degli ebrei, e di Israele. Per la prima volta esponenti del governo hanno inviato auguri agli ebrei in Israele in occasione delle celebrazioni del nuovo anno. A rompere il tabù è stata l’ambasciatrice saudita a Washington, Rima Bint Bandar. Prima donna a ricoprire questo incarico, Rima ha inviato un biglietto di auguri per lo Rosh Hashanah, la ricorrenza che apre il nuovo anno ebraico: «Un felice e dolce nuovo anno», recitava il biglietto.

Il Rosh Hashanah è stato osservato quest’anno fra il 30 settembre e il primo ottobre. Negli stessi giorni il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah Bin Zayed ha augurato agli ebrei “Shana Tova”, cioè “Buon anno” in ebraico. Un gesto che è stato notato anche dai palestinesi a Gaza: “Quando qualcuno si congratula con il proprio cugino ebreo per il nuovo anno, il suo linguaggio di onore ha raggiunto un picco”. Una critica per le aperture dei Paesi del Golfo nei confronti di Israele.

L’ex ministro degli Esteri israeliano è stato infatti negli Emirati in visita ufficiosa, condita però di selfie davanti alla grande moschea di Abu Dhabi. I rapporti sono sempre più stretti, tanto che secondo l’iraniana Press Tv, Israele ed Emirati hanno concluso quest’estate un accordo per l’acquisto da parte di Abu Dhabi di velivoli spia israeliani e per l’integrazione dei servizi di Intelligence. E il giornale turco Yeni Safak ha parlato di un vertice segreto a gennaio fra i capi dei Servizi sauditi, emirati e israeliani, con l’obiettivo di “contenere Iran e Turchia”.L’altro Paese che sta preparando il riconoscimento di Israele è il Bahrein. Lo scrittore Abdulla Aljunaid ha scritto un post in ebraico sul suo profilo Twitter, dove augura un felice anno nuovo “a tutti i miei followers di fede ebraica”. Scritto in ebraico, il messaggio recita: «Dio benedica e abbia compassione del nostro padre comune Abramo e vi benedica con un anno di dolcezze, buona saluta e compassione. Che entrambi possiamo avere il merito di un’era di pace, come è stato detto dai santi profeti in cui crediamo entrambi». Un riferimento alle radici comuni di ebraismo e islam.

Sorgente: Auguri di Capodanno agli ebrei, i Paesi del Golfo abbattono un altro tabù – La Stampa

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