
Terremoto in Umbria, paura nella notte a Norcia per una scossa di magnitudo 4.1 alle 2.02 a profondità di soli otto chilometri. Il sisma è stato seguito da molte repliche meno intense. Allarme tra la popolazione in Umbria (in particolare nelle province di Perugia e Terni), Lazio e Abruzzo. Grande ansia soprattutto tra i turisti, non abituati a una serie così lunga di scosse: tra le 2.02, quando si è verificata la scossa più forte di 4.1, e le ore 4.28, nel sottosuolo della cittadina umbra la terra ha tremato ben 38 volte.Tra i centri più vicini all’epicentro anche Accumoli e Amatrice. Sui social network testimonianze di cittadini che hanno sentito la scossa sino a Pescara e Viterbo. Il sisma è stato avvertito debolmente anche nei quartieri settentrionali di Roma.
Il sisma è stato seguito dopo pochi minuti da tre repliche di magnitudo tra 2 e 3.2 e poi da tantissime meno intense (magnitudo tra 0.5 e 1.9). Il terremoto di Norcia era stato preceduto, poche ore prima, da tre scosse di magnitudo compresa tra 2.8 e 2 con epicentro invece vicino Trevi (Perugia). La terra da queste parti non smette mai di tremare, nell’ultimo anno (365 giorni) si sono registrate ben 1224 scosse con epicentro a Norcia (una media di 3,3 al giorno) ma mai così forti come quelle di stanotte: l’ultima di magnitudo superiore a 3.0 era stata registrata il 26 dicembre 2017 (3.1), mentre per trovare un terremoto di almeno 4.0 bisogna tornare indietro di quasi tre anni (esattamente al primo novembre 2016).
#terremoto alle 02:02
Epicentro: Norcia (PG)
Magnitudo: 4.1 ± 0.3 (ML) pic.twitter.com/nYXBihPTqk— TerremotiBot (@TerremotiBot) September 1, 2019
Gente in strada. Gente in strada ad Amatrice, Accumoli e Cittareale, alcuni dei comuni del Reatino colpiti dal sisma dell’agosto 2016, in seguito alla forte scossa di magnitudo 4.1 registrata a Norcia (Perugia) alle 2.02 di questa notte insieme ad alcune repliche. Al momento i Vigili del fuoco non segnalano danni nei comuni reatini già segnati dal sisma di tre anni fa.
Incubo sfollati. «Una storia senza fine, a livello psicologico queste scosse ci devastano»: è il commento di Gianni Coccia, agricoltore e animatore della comunità di Castelluccio di Norcia dopo il nuovo terremoto. «Eravamo da poco andati a dormire quando la terra ha di nuovo tremato – ha raccontato – e ti torna in mente tutto quello che hai vissuto in questi ultimi tre anni e ti chiedi: ma chi me lo fa fare di continuare a restare qui? La risposta la trovi nell’amore per la propria terra, ma non so quanto sia ancora giusto insistere». Chi ha trascorso una notte difficile è anche Catia Ulivucci, commerciante nursina. «Anche se viviamo in una casetta prefabbricata e sicura – ha detto – la paura non ti abbandona mai in questi casi e poi pensi al tuo lavoro e al futuro e la preoccupazione ti assale». «Il mio pensiero è andato alla casa lesionata dai terremoti del 2016 ma ancora in piedi, come ho avvertito la scossa ho pensato se ancora fosse restata in piedi, fortunatamente lo è ancora», ha raccontato Giancarlo Rosati da dentro la sua casetta Sae.