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Due dei quattro morti erano fratelli e proprietari dell’azienda
Sono morti tutti e quattro, annegati in una vasca di liquami dell’azienda agricola di Arena Po, in provincia di Pavia. Due corpi sono stati recuperati subito dai Vigili del Fuoco mentre per gli altri due è stato necessario svuotare la vasca di decantazione dei liquami dove tutti e quattro erano finiti. Due dei morti erano fratelli indiani e proprietari dell’azienda agricola, uno dei più importanti allevamenti di bovini del pavese. Pare che siano caduti nel letame contenuto in una cisterna altra circa 3 metri. Intorno alle 12.00 i famigliari, non vedendoli tornare, sono andati dentro la stalla e lì hanno visto una gamba uscire dal letame. Tre sono morti per cercare di salvare uno dei fratelli, caduto nella vasca e svenuto per i miasmi dei liquami. Questa è l’ipotesi investigativa al vaglio del procuratore di Pavia Mario Venditti. La madre dei due titolari, stando a una prima ricostruzione, ha cercato di salvare il figlio gettandogli una corda ma non è riuscita nell’intento. Qualche giorno fa erano usciti i dati dei morti sul lavoro del primo semestre del 2019. Erano 482 gli infortuni mortali, il peggior dato dal 2016. Ora i morti diventano 486. Paolo Capone, segretario generale dell’Unione generale del lavoro (Ugl), dichiara in merito all’incidente di Pavia: “Adesso più che mai serve un’azione forte da parte del Governo: è necessario un intervento tempestivo per porre fine a queste stragi silenziose. Non possiamo più restare a guardare”. Il cordoglio del ministro Bellanova “Quattro operai hanno perso la vita oggi in un’azienda agricola vicino Pavia. Il mio pensiero va prima di tutto alle famiglie. La sicurezza sul lavoro è un diritto irrinunciabile, dobbiamo fare ogni sforzo per garantirlo”. Così il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova (Pd), su Twitter.
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