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Governo Conte-bis, Premier parla alla Camera: il discorso e il programma Pd-M5s. Diretta video streaming: voto di fiducia alle 19-19.30

 

Stanno entrando a Palazzo Montecitorio nell’aula della Camera i Ministri e tutti i parlamentari per il “nuovo inizio” con il Governo Conte-bis che a breve farà il suo nuovo esordio con il programma dettagliato illustrato in un discorso lungo e articolato del Presidente del Consiglio. Secondo le varie anticipazioni raccolte in queste ore i punti-cardine del programma giallorosso saranno la Manovra, le politiche migratoria da rinegoziare con l’Ue, l’ambiente, le riforme, il “nuovo umanesimo”, rapporto più forte con l’Europa per un’Italia in prima fila. Secondo i calcoli portati dall’Ansa, il voto di fiducia al Governo Conte-bis avverrà attorno alle 19-19.30 questa sera: il Premier svolgerà dichiarazioni programmatiche in questi minuti, quindi una sospensione per consentirgli di consegnare il testo al Senato. A quel punto la discussione generale riprenderà alle ore 13 e fino alle 17.30: alle 17.45 la replica di Conte e quindi le dichiarazioni di voto. Solo a quel punto si terrà il voto di fiducia.

FUORI DALL’AULA LA PROTESTA DEL CENTRODESTRA

«Domani mattina (oggi, ndr) sarò alla Camera dei deputati per esporre le linee programmatiche del nuovo Governo in occasione del voto di fiducia. Potrete seguire il mio intervento dalle 11 in diretta streaming qui sulla mia pagina»: cosi il Premier Giuseppe Conte nel rilanciare ieri sera l’appuntamento con il discorso a Montecitorio sul programma per il quale poi chiederà la fiducia all’Aula. I calcoli dei numeri li potete trovare qui a fondo pagina, anche se ovviamente solo dopo il risultato della fiducia si potrà avere l’esatto polso della situazione in merito a chi il Premier Conte potrà affidarsi per la tenuta del neo-Governo Pd-M5s-LeU. La sfida che sottolineerà il Presidente del Consiglio sarà farli collaborare “lealmente” come non riuscito a M5s e Lega nel recentissimo passato: sarà una situazione anomala certamente visto il poco tempo intercorso tra il Conte-1 e il Conte-2. Fuori dall’Aula Lega e FdI faranno una manifestazione in piazza per protestare contro il “Governo dell’inciucio”, mentre Silvio Berlusconi è giunto a Roma per riunire i gruppi di Forza Italia e dissimulare ogni “voce” che lo dà come possibile stampella esterna al Governo giallorosso «se qualcuno dei nostri pensasse di aiutare la maggioranza sarebbe fuori dal partito» ha avvertito ieri in una lunga intervista al Giornale di Alessandro Sallusti.

VOTO DI FIDUCIA GOVERNO PD-M5S-LEU

Alle ore 11 il Premier Giuseppe Conte salirà alla Camera dei Deputati per il suo discorso in vista del voto di fiducia – il primo dopo la crisi e il giuramento dei Ministri – del Governo Pd-M5s-LeU: l’attesa per i numeri a Montecitorio è “limitata” rispetto a quanto invece sarà ben più interessante vedere domani con il voto di fiducia al Senato, eppure l’interesse per il discorso di oggi si fonda sui capitoli che toccherà il Premier, chiamato ad “unire” la doppia base del Governo ancora molto distante su diversi temi (come visto in questi ultimi giorni su Quota 100 e sulla Tav). Conte parlerà di quei 29 punti “allargati” del programma di Governo giallorosso ma non solo, si soffermerà anche sui nuovi equilibri che l’Italia seguirà in Europa e nel mondo e sulla richiesta formale di andare a Bruxelles (con Gentiloni Commissario e Gualtieri Ministro del MEF) a negoziare un eventuale aumento del deficit. Pd e M5s, assieme a LeU e ad alcuni parlamentari del Gruppo Misto in questi due giorni sono chiamati a tener vita alla XVIII legislatura con il Centrodestra al gran completo che dentro Montecitorio cercherà di mettere in ogni modo i bastoni tra le ruote al neo-Governo, mentre fuori andrà in scena la protesta di piazza con elettori di Lega, Fratelli d’Italia e forse anche Forza Italia contro il Conte-bis nato dopo l’accordo “benedetto” da Mattarella tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

LE ANTICIPAZIONI SUL DISCORSO DEL PREMIER CONTE

Secondo le fonti vicine a Palazzo Chigi – che ieri hanno fatto trapelare qualcosa a Repubblica e Corriere della Sera – le parole d’ordine saranno “discontinuità”, una promessa del tipo “nulla sarà come prima”; ma anche “futuro” senza parlare del passato, ovvero di Matteo Salvini. «La stagione del contratto è alle spalle e quella di oggi è un’alleanza sostanziale sulle cose da fare», questo sarà il solco su cui si muoverà il discorso del Premier Conte, chiamato a lanciare una nuova stagione riformista che comprenda in sintesi legge elettorale, modifiche alla Costituzione e rinegoziazione del deficit sperando in una Commissione Ue più morbida con l’Italia. Sarà un discorso europeista e filo-atlantico – l’endorsement di Trump è servito eccome a far nascere questo Governo negli scorsi giorni – dove la Russia di Putin caldeggiata da Salvini e la Cina “inseguita” dal Movimento 5 Stelle dovrebbero essere tenute in secondo piano rispetto al passato. Altri punti chiave saranno l’immigrazione, i conti e la Manovra in arrivo ma anche gli scontri in atto tra dem e 5Stelle, come Tav e concessioni Autostrade: «al Movimento 5 Stelle chiediamo lealtà e noi saremo leali, tutti dobbiamo essere convinti che tra nemici non si governo. Dobbiamo cambiare passo tutti, archiviare la cultura dell’intolleranza e mettere al centro le persone, la dignità. So che sarà difficile, ma se impegniamo possiamo farcela e ce la faremo», ha rilanciato ieri alla Festa dell’Unità di Ravenna il Segretario Pd Nicola Zingaretti.

GOVERNO CONTE-BIS, I NUMERI TRA CAMERA E SENATO

Salvini e Meloni continuano a rilanciare che alla lunga nei prossimi mesi la situazione in Parlamento sarà logorante per il Governo Conte-bis e che i numeri di maggioranza non basteranno: oggi si inizierà a capire se le invettive del Centrodestra abbiano delle basi di realtà concrete o se sono semplicemente un discorso di disturbo al neo-Governo che oggi e domani vota la fiducia in Parlamento. La situazione alla Camera, guardando i numeri del Conte-bis, non preoccupa i giallorossi: M5S può far conto su 215 deputati, il PD su 111, mentre LeU su 14. Sono in tutto 340 deputati, decisamente sufficienti per far fronte alla quota minima di fiducia prevista a 316; non solo, anche altri 7 deputati del Gruppo Misto, secondo il Messaggero, dovrebbero far parte del Conte-bis per cui la quota finale dovrebbe attestarsi sui 347 voti potenziali. Diverso il caso del Senato, dove anche il Governo Conte-1 aveva vissuto non pochi problemi ad ogni fiducia: Movimento 5 Stelle ha 107 senatori, il Partito Democratico 51 e Liberi e Uguali 4, 161 in totale ovvero uno in più del quorum sufficiente per non far cadere il Governo. A questi però, salvo sorprese, dovrebbero aggiungersi tre senatori del Misto e 3 delle Autonomie, ma quella cifra di 168 potenziali potrebbe subire improvvisi dietrofront (sia in bene che in male per il Governo Conte-bis) e non fa dormire sonni tranquilli a Pd e M5s non tanto per la giornata di domani ma per la tenuta nei prossimi mesi “caldissimi” per le riforme.

Sorgente: Governo Conte-bis discorso Premier alla Camera/ Diretta, voto fiducia Pd-M5s alle 19

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