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Somministrato il sangue di un’omonima. La vittima aveva 84 anni

Vimercate (Monza e Brianza), 17 settembre 2019 – Nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Vimercate sono ricoverate due signore Crippa. Entrambe hanno subito un intervento al femore. Entrambe hanno 84 anni. Le coincidenze sono finite e qui inizia la tragedia. Perché i nomi di battesimo sono diversi e perché una delle due non ha bisogno di una trasfusione. L’altra, Angela, invece, sì. È a lei che viene infusa la sacca di globuli rossi preparata però per la quasi omonima, che ha un gruppo sanguigno non compatibile con il suo, è a lei – che ha già superato l’operazione dopo una caduta in casa – che si scatena, immediata e devastante, la reazione dell’emolisi, la violenta lotta del suo organismo contro un corpo estraneo. I medici provano a salvarla senza successo. L’anziana muore nell’ospedale ultramoderno al quale si era affidata con fiducia. Sarà la procura di Monza, ora, a dover risalire la catena dei controlli sulle procedure a caccia della falla. Ma nel tempio della digitalizzazione sanitaria dove ogni passaggio è computerizzato e tracciabile – dalla cartella clinica alle terapie – l’imprevedibile ha il volto dell’errore umano. E ha già anche nomi e cognomi: quelli dell’ortopedico e dell’infermiere ai quali spetta l’ultimo controllo incrociato prima di fare partire la flebo. Ad ammetterlo sono stati loro stessi in una relazione subito presentata ai vertici dell’Azienda.

Sorgente: Errore fatale a Vimercate, sacche scambiate: donna morta per la trasfusione – Cronaca – ilgiorno.it

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