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L’avvocato Alessandro Gamberini: “Una denuncia per diffamazione è il modo per dare un segnale”

ROMA – Botta e risposta tra Matteo Salvini e l’avvocato di Carola Rackete, Alessandro Gamberini. Il legale annuncia una querela per diffamazione nei confronti del ministro. E il ministro con un tweet risponde: “Infrange le leggi e attacca navi italiane, e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca! Bacioni”.

Matteo Salvini

@matteosalvinimi

Infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela. ???
Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca!
Bacioni ?https://www.9colonne.it/212100/legale-di-carola-br-quereliamo-salvini#.XR8B6JMzbRY 

LEGALE DI CAROLA: QUERELIAMO SALVINI

“Carola Rackete rimane attualmente indagata per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e del reato previsto dall’articolo 1100 del Codice della navigazione. Io mi sono subito affrettato a dire…

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“Come Sea Watch noi abbiamo già preparato la querela nei confronti del ministro Salvini. Non è facile raccogliere tutti gli insulti che Salvini ha fatto in queste settimane e anche le forme di istigazioni a delinquere nei confronti di Carola, cosa che è ancora più grave se fatta da un ministro dell’Interno”. Lo dice l’avvocato Alessandro Gamberini, difensore di Carola Rackete, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

“Nel circuito di questi leoni da tastiera abituati all’insulto, è lui che muove le acque dell’odio. Una querela per diffamazione è il modo per dare un segnale. Quando le persone vengono toccate nel portafoglio capiscono che non possono insultare gratuitamente”, aggiunge

“Abbiamo vinto una battaglia – continua il legale – ma non la guerra, il procedimento contro Carola continua. Rimane attualmente indagata per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e del reato previsto dall’articolo 1100 del Codice della navigazione. Espulsione? Difficile per i cittadini comunitari. Lasciamo perdere la propaganda truculenta che la qualifica come delinquente, quella che è abituato a fare il ministro dell’interno in maniera invereconda e irresponsabile, il giudice ha detto che non c’è nulla, che quella condotta è stata nell’ambito di una risposta ad una situazione drammatica che c’era a bordo. Trattare come nemico principale una barca che ha salvato 50 naufraghi che si avvicina alle nostre coste è davvero ridicolo”.

Salvini ha detto che se Carola non avesse forzato l’attracco, il Viminale il mattino dopo avrebbe autorizzato lo sbarco. “Questo non era stato assolutamente comunicato a Carola – risponde il legale -. Lei è una giovane, brillante comandante di nave, ma forse non è abituata ai giochini politici di cui Salvini è maestro. Questa barca atteso due settimane che qualcuno autorizzasse lo sbarco, non è stato detto e fatto nulla e quindi ha deciso di sbarcare. Ci sono dei report medici che evidenziano situazioni drammatiche di alcuni migranti a bordo. Alcuni minacciavano di buttarsi per raggiungere a nuoto la riva, altri di suicidarsi. La fiducia di una soluzione era venuta meno”.

Sorgente: Sea Watch, Carola querela Salvini. Il ministro: “Non mi fa paura una viziata tedesca” – Repubblica.it

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