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Borse europee deboli nel giorno in cui riprendono i colloqui tra negoziatori statunitensi e quelli cinesi e in attesa della conclusione del meeting della Fed di domani sera. In chiave Bce da monitorare l’inflazione tedesca. Euro/dollaro poco sopra 1,11 e sterlina sotto pressione. Sullo spread Btp/Bund pesa lo scontro continuo tra i leader di Lega e M5s. Attesi tassi in calo nell’asta di Btp a 5 e 10 anni e Ccteu. Male le banche. Raffica di trimestrali | Borse Ue, atteso avvio cauto in vista della Fed

di Francesca Gerosa

Borse europee deboli in avvio di seduta nel giorno in cui riprendono a Shanghai i colloqui tra negoziatori statunitensi e quelli cinesi. In attesa della conclusione del meeting della Fed di domani sera, da cui il mercato si aspetta un taglio dei tassi, stamani la Bank of Japan ha mantenuto invariati i tassi, come atteso, segnalando però di essere pronta a intervenire “senza esitazioni” con un’estensione delle misure di stimolo se un rallentamento globale dovesse impattare negativamente sulla ripresa economica del Paese.

In chiave Bce è da monitorare la stima preliminare dell’inflazione tedesca che a luglio è vista a livello armonizzato all’1,3% a perimetro annuo dopo l’1,5% del mese precedente. Verranno diffusi anche l’economic sentiment della zona euro di luglio, segnala l’agenzia Reuters, con attese che convergono su 102,6, in calo da 103,3 di giugno, e il dato finale di luglio della fiducia dei consumatori visto a -6,6, in linea con il dato del mese precedente.

In attesa, il cambio euro/dollaro tratta poco sopra 1,11 a 1,1134 (-0,07%), il dollaro/yen è sopra 108 a 108,65 (-0,10%) e il cambio sterlina/dollaro è sopra 1,21 a 1,2159 (-0,46%). La sterlina continua a perdere terreno in scia a un aumento delle probabilità che il Regno Unito esca dall’Unione europea senza un accordo. Il primo ministro, Boris Johnson, si è rifiutato di tenere incontri con i leader dell’Unione europea, a meno che non accettino di cambiare alcuni aspetti chiave dell’accordo di Brexit, una condizione che finora è stata ignorata in Ue.

Mentre sul fronte interno nella giornata delle aste a medio lungo il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sul tratto decennale vale 199 punti base e il tasso del decennale di riferimento scambia all’1,61% dall’1,58% della chiusura di ieri. Pesa lo scontro continuo tra i leader di Lega e M5s, mentre si avvicina l’appuntamento del voto di martedì prossimo in Senato sul decreto sicurezza bis su cui Matteo Salvini potrebbe risultare sconfitto a causa dei pentastellati, col rischio di una crisi. Tra i temi di scontro anche l’autonomia, alla vigilia del Cdm a essa dedicato.

Dopo i collocamenti di Ctz e Bot, ricorda Reuters, stamani il Tesoro collocherà Btp a 5 e 10 anni e Ccteu per un importo complessivo compreso tra 5,75 e 7,25 miliardi. In chiusura ieri il tasso del Btp quinquennale luglio 2024 scambiava allo 0,844%, in calo dall’1,34% del precedente collocamento, mentre il Btp a 10 anni agosto 2029 ha chiuso all’1,58%, in calo rispetto al 2,09% del collocamento di fine giugno. Arriva anche la Germania che offre 4 miliardi in Schatz con scadenza giugno 2021 e cedola zero.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib arretra dello 0,37% a 21.629 punti. A causa dell’ampliamento dello spread Btp/Bund sono deboli i titoli finanziari a partire dalle banche, soprattutto Banco Bpm  (-0,85% a 1,68 euro), Bper  (-0,65% a 3,50 euro), Intesa Sanpaolo  (-0,77% a 1,97 euro), Ubi (-1,67% a 2,36 euro) e Unicredit  (-1,50% a 10,87 euro), per passare ai titoli del risparmio gestito: Azimut  (-0,99% a 17 euro), Banca Generali  (-0,30% a 26,58 euro, oggi il cda sui conti), Banca Mediolanum (-0,83% a 6,55 euro) e FinecoBank  (-1,18% a 9,21 euro).

Mentre dopo aver pubblicato, prima dell’apertura del mercato, buoni conti Italgas  limita il calo a un -0,31% a 5,86 euro. Oggi la lista delle società in odore di conti è lunga: Leonardo  (-0,61% a 11,37 euro), Ferragamo  (-0,48% a 20,90 euro), Amplifon (+0,38% a 21,16 euro), Campari (stabile a quota 8,45 euro), Recordati (-0,62% a 39,89 euro), Terna  (-0,53% a 5,60 euro), Geox  (+0,61% a 1,33 euro), mentre Poste Italiane  (-1,27% a 9,46 euro) diffonderà i dati domani mattina prima dell’apertura del mercato. Tra le mid cap, invece, c’è attesa per le trimestrali di Hera  (-0,29% a 3,42 euro), Cerved (-1% a 7,49 euro), Salini Impregilo  (-0,54% a 1,66 euro), Saras  (-1,18% a 1,43 euro), De Longhi  (-0,89% a 16,70 euro) e Mondadori (+0,13% a 1,51 euro). (riproduzione riservata)

Sorgente: Lo spread si allarga, Piazza Affari negativa coi finanziari – MilanoFinanza.it

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