Commenti sprezzanti a decisioni giudiziarie alimentano clima d’odio e avversione
L’Associazione Nazionale Magistrati registra, “ancora una volta, commenti sprezzanti verso una decisione giudiziaria, disancorati da qualsiasi riferimento ai suoi contenuti tecnico-giuridici, che rischiano di alimentare un clima di odio e di avversione, come dimostrato dai numerosi post contenenti insulti e minacce nei confronti del Gip di Agrigento pubblicati nelle ultime ore”.
Spiega con una nota la Giunta Esecutiva Centrale dell’Anm: “Quando un provvedimento risulta sgradito al ministro dell’Interno, scatta immediatamente l’accusa al magistrato di fare politica. Appare poi estremamente grave – sottolinea ancora l’Associazione Nazionale Magistrati- la prospettazione di una riforma della giustizia finalizzata a selezionare i magistrati in modo che assumano esclusivamente decisioni gradite alla maggioranza politica del momento”.
I giudici, nei tribunali e nelle corti, “applicano le leggi interpretandole secondo la Costituzione e le norme sovranazionali.
Questo è il loro dovere in uno Stato di diritto e in una democrazia liberale e – conclude la nota – costituisce ineludibile garanzia per la tutela dei diritti e delle libertà di tutti i cittadini”.
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