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Alla scadenza delle 18 di oggi all’advisor Mediobanca è arrivata la documentazione della famiglia Toto, del colombiano Efromovich e anche di Lotito. In vantaggio la cordata Fs, Mef e Delta. Atlantia c’è ma chiede chiarimenti

Com’era nelle previsioni della vigilia nessuno ha voluto lasciare le cose intentate. E così, alla scadenza fissata alle 18 di oggi, tutti i potenziali soggetti interessati al salvataggio di Alitalia si sono presentati all’appuntamento inoltrando le manifestazioni d’interesse, non vincolanti, per passare alla fase-due, quella operativa del risanamento.

Ai nastri di partenza si sono schierate Ferrovie dello Stato, il pivot del progetto voluto dal governo e in particolare dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio (venerdì in tarda mattinata l’ad Gianfranco Battisti aveva incontrato a Milano il premier Giuseppe Conte), affiancato dal Mef e dagli americani di Delta che si erano già formalmente fatti avanti anche con Mediobanca  (l’advisor incaricato di ricevere le offerte). E proprio domani mattina il cda di Ferrovie darà formalmente il via al suo progetto. Anche se manca sempre la quarta gamba del progetto.

Dovrebbe essere Atlantia , pronta a scendere in pista per sostenere il piano anche se i Benetton chiedono approfondimenti e dettagli ulteriori sul piano industriali, oltre a valutare l’assetto azionario definitivo della newco, essendo pronti a mettere sul piatto fino al 40%. Senza escludere poi il tema della governance e del management.

Chi ha formalmente fatto il passo in avanti è stata la famiglia Toto, pronta ad appoggiare il progetto di Fs, da sola o al fianco di altri pretendenti quali Atlantia  per esempio. Anche se non va trascurato che gli industriali del settore infrastrutture hanno un contenzioso aperto con Anas, che significa Fs.

Poi c’è l’imprenditore colombiano German Efromovich (assistito dal consulente Antonio Guizzetti e dagli avvocati di Grimaldi Studio Legale e da Ubs), che si è detto pronto a investire inizialmente per ottenere una quota del 30%, ma che ha già dato la disponibilità a salire nel capitale per un investimento totale di quasi 400 milioni grazie al sostegno della banca svizzera.

Infine, e dopo che pareva sfumata la sua candidatura, si è mosso ufficialmente anche Claudio Lotito. Il patron della Lazio, uno dei primi a uscire allo scoperto, alla fine si è presentato ai nastri di partenza. Anche se al momento non ci sono dettagli della sua manifestazione d’interesse.

Non è della partita, invece, Lufthansa . Il colosso dei cieli tedesco attenderà quindi l’evoluzione della situazione per intervenire, in caso successivamente, nel caso in cui la cordata italiana dovesse non andare a buon fine.

Evidentemente, ora servirà più tempo per definire tutto il progetto di risanamento e di rilancio. Ed è probabile che il governo concederà almeno un paio di mesi. Anche perché la cordata deve ancora prendere forma. E succederà, con ogni probabilità, domani mattina, al termine del cda di Fs. Dopo di che le proposte saranno portate al Mise e ai commissari di Alitalia per la costituzione del consorzio non necessariamente con le quote azionarie.

Sorgente: Alitalia, tutti schierati per il salvataggio – MilanoFinanza.it

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