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Crescita al ribasso per debolezza domanda estera. Uscite quota 100 solo in parte rimpiazzate da nuovi occupati

07 giugno 2019 Crescita sempre più debole per l’economia italiana. La Banca d’Italia, nelle nuove proiezioni economiche, stima una ripresa a ritmi moderati nella seconda parte dell’anno con un pil, corretto per le giornate lavorative, che crescerebbe quest’anno solo dello 0,3%. La stima per il 2019 rispetto a quella fatta a gennaio viene cosi’ dimezzata (+0,6%). Le proiezioni macro per il triennio 2019-2021, elaborate dagli esperti di via Nazionale nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema, rivedono al ribasso anche i numeri per il 2020 e 2021. Nel nuovo scenario l’anno prossimo il Pil crescerà dello 0,7% (0,9%) e nel 2021 dello 0,9% (1%). La revisione rispetto a gennaio, si legge in una nota, “riflette principalmente la maggior debolezza della domanda estera osservata negli ultimi mesi e il protrarsi di condizioni di elevata incertezza rilevate nei sondaggi presso le imprese”. Uscite quota 100 solo in parte rimpiazzate da nuovi occupati La Banca d’Italia aggiunge che alla crescita del Pil contribuirebbero prevalentemente i consumi delle famiglie che beneficerebbero delle misure di politica di bilancio a sostegno del reddito disponibile, e le esportazioni che crescerebbero in linea con la domanda estera. La dinamica degli investimenti privati risulterebbe invece debole, frenata dall’incertezza sulle prospettive della domanda e da un graduale aumento dei costi di finanziamento. La Banca d’Italia spiega inoltre che l’accumulazione di capitale produttivo si contrarrebbe nel biennio 2019-20 e sarebbe pressoché stagnante nel 2021. Secondo gli esperti di via Nazionale, l’occupazione si espanderebbe in misura contenuta, soprattutto nei primi due anni, riflettendo anche maggiori fuoriuscite dal mercato del lavoro per effetto dell’introduzione di nuove forme di pensionamento anticipato, che, in linea con le regolarità osservate nel passato, verrebbero solo in parte rimpiazzate da nuove assunzioni. Disoccupazione al rialzo a 10,5% stima 2019, 10,6% nel 2020 La Banca d’Italia rivede al rialzo le stime sulla disoccupazione in Italia. Via Nazionale indica un tasso di disoccupazione medio annuo del 10,5% quest’anno e del 10,6% il prossimo. Sei mesi fa, nel precedente esercizio di proiezioni, gli esperti di via Nazionale indicavano un tasso del 10,3% quest’anno destinato a rimanere invariato anche nel 2020. Per il 2021 la stima è di un tasso di disoccupazione in lieve calo al 10,4% (10% nella stima di gennaio).

Sorgente: Pil: Bankitalia dimezza a +0,3% la stima di crescita 2019, +0,7% nel 2020 – Rai News

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