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Carola Rackete ha invocato “lo stato di necessità” ma viene portata via dai finanzieri con l’accusa di resistenza o violenza contro nave da guerra. Motovedetta della Finanza prova a fermarla per due volte rischiando di essere schiacciata contro la banchina. Applausi sul molo delle tante persone che hanno solidarizzato con i migranti

dal nostro inviato FABIO TONACCI

LAMPEDUSA – Intorno all’1,50 la Sea Watch dopo 17 giorni in mare è attraccata al molo commerciale di Lampedusa. Ancora una volta è stata una mossa a sorpresa della capitana tedesca Carola Rackete a sbloccare la situazione. E’ entrata nel porto senza autorizzazione preventiva, invocando lo stato di necessità. L’aveva detto, lo ha fatto. Dopo un’ora i finanzieri sono saliti a bordo ed hanno arrestato la capitana, portandola via con l’accusa di “resistenza o violenza contro nave da guerra”, un reato che prevede una pena da tre a dieci anni. I finanzieri contestano anche il tentato naufragio a proposito della manovra di attracco, ma saranno i magistrati a decidere. Secondo il deputato del Pd Gennaro Migliore, che è entrato nella caserma della Finanza, la capitana si trova nella stanza del comandante visto che la caserma non ha una cella di sicurezza. “Domani potrebbe essere trasferita in un carcere in Sicilia”. All’alba è arrivata l’autorizzazione e i 40 migranti sono scesi finalmente a terra e sono stati portati nel Centro di contrada Imbriacola.

La Sea Watch attracca al porto di Lampedusa. La capitana arrestata dai finanzieri. I migranti sbarcati all'alba

Una motovedetta della Guardia di Finanza aveva provato ad ostacolare l’ingresso della Sea Watch nel porto, ma il tentativo è durato poco. Mentre la capitana manovrava la nave entrata di poppa la motovedetta si è spostata lungo la banchina e andava avanti e indietro cercando di impedire l’attracco. La nave, però, ha proseguito nella manovra di accostamento rischiando di schiacciare l’imbarcazione dei finanzieri.

La Sea Watch attracca al porto di Lampedusa. La capitana arrestata dai finanzieri. I migranti sbarcati all'alba

La Sea Watch durante la manovra d’attracco disturbata da una motovedetta della Finanza

“La comandante Carola non aveva altra scelta – dice Giorgia Linardi, portavoce di Sae Watch Italia – da 36 ore aveva dichiarato lo stato di necessità che le autorità italiane avevano ignorato”. “E’ stata una decisione disperata – dicono i legali della Ong tedesca Leonardo Marino e Alessandro Gamberini – per una situazione che era diventata disperata”.

Quando la capitana ha concluso la manovra si è affacciata sul ponte di comando ed è stata accolta da un lungo applauso di circa un centinaio di persone arrivate sul molo. Tra loro attivisti di Sea Watch, Pietro Bartolo medico dell’isola ed europarlamentare del Pd,  don Carmelo parroco di Lampedusa, e le persone che avevano solidarizzato in questi giorni con la Sea Watch dormendo sul sagrato della chiesa. A bordo della nave c’erano anche 5 parlamentari italiani: Riccardo Magi di +Europa, Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, Davide Faraone, Matteo Orfini e Graziano Delrio del Pd. Il capogruppo del Pd Delrio ha commentato: “Già ieri sera la capitana voleva entrare, ma le abbiamo chiesto di aspettare che il governo trovasse Paesi disponibili ad accogliere i migranti. Ora quegli accordi ci sono, ma nessuno ha dato l’autorizzazione allo sbarco. La situazione era diventata troppo critica, quindi la capitana Carola ha preso questa decisione”.

A catalizzare l’attenzione, però, è stata la ex senatrice della Lega Angela Maraventano che è arrivata sul molo con un gruppo di sostenitori leghisti e ha urlato contro l’equipaggio della Sea Watch: “Vergognatevi. Siete i complici degli scafisti. Questa è la mia isola e voi la state invadendo. Fate scendere i migranti ma la capitana deve essere arrestata immediatamente. L’Italia questa sera è stata violentata”.

Sorgente: La Sea Watch attracca al porto di Lampedusa. La capitana arrestata dai finanzieri. I migranti sbarcati all’alba – Repubblica.it

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