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Archiviate le Europee il ministro dell’Interno abbandona il pugno duro e sottolinea la collaborazione con Malta e il dovere di salvare vite

DI ALESSANDRA ZINITI

Al vertice europeo sui migranti non si è presentato neanche stavolta. Assente come già a dicembre, febbraio e marzo al consiglio dei ministri dell’Interno dei paesi della Ue convocato per affrontare anche una volta i temi delle politiche migratorie, Matteo Salvini continua il suo tour elettorale per i ballottaggi delle amministrative.

>> A Pozzallo i 62 migranti soccorsi in acque maltesi

Ma chiuse le urne della competizione elettorale europee, nella quale ha incassato più di quanto sperava grazie anche alla sua politica antimigranti, silenziosamente Salvini sta cominciando ad abbandonare toni e strategie del pugno duro e i porti italiani hanno cominciato miracolosamente a riaprirsi. E non soltanto per le centinaia di migranti arrivati da soli nei giorni scorsi sulle coste siciliane e calabresi.

Dopo il sì ( quello abbastanza scontato) all’approdo la scorsa settimana della nave della Marina italiana che aveva salvato diverse decine di migranti, poi dirottata sul porto più lontano di Genova per avere più tempo per trovare Paesi disponibili ad ospitare le persone soccorse, ieri pomeriggio ( senza battere ciglio) il Viminale ha detto sì alla richiesta di Malta di accogliere i 62 immigrati soccorsi in acque Sar maltesi da un rimorchiatore contattato dalle autorità de La Valletta in assenza di altri mezzi di soccorso disponibili. E ha detto sì perchè i maltesi, nelle ore precedenti, e senza chiedere aiuto a nessuno, avevano soccorso e portato a terra ben 370 persone. Il premier Musquat non ha avuto difficoltà dunque a sottolineare all’Italia che era giunto il momento di fare la sua parte.

E così dopo gli insulti dei mesi scorsi, improvvisamente, fonti del Viminale hanno sottolineato “l’ottimo rapporto di collaborazione” con le autorità maltesi e il dovere di salvare vite umane in pericolo. “La stessa Europa che manda lettere al governo italiano continua a ignorare le richieste d’aiuto del nostro Paese e di Malta, lasciati soli a fronteggiare gli sbarchi – sottolineano dal Viminale – Il ministero dell’Interno e le autorità maltesi, proseguono dal Viminale, hanno gestito “in piena sintonia il salvataggio” dei 62 migranti. La Valletta, che aveva già salvato diverse centinaia di migranti, ha infatti chiesto all’Italia un aiuto per soccorrere una cinquantina di persone che si trovavano in acque Sar maltesi. E così con il via libera di Roma le autorità dell’isola hanno contattato una unità battente bandiera italiana per un supporto. Questa operazione – dicono ancora al Viminale – conferma la doverosa attenzione per la tutela della vita umana, la proficua collaborazione con Malta e l’assenza di pregiudizi nei confronti di navi private che accettano il coordinamento degli Stati”.

E’ stato così che per i 62 immigrati si è aperto il porto di Pozzallo. Tranne poi comunque chiedere alla Cei di farsi carico ancora una volta dell’accoglienza di queste persone. Salvini, almeno per il momento, prova a rassicurare tutti su questo: gli Italiani non spenderanno un centesimo per ospitare i migranti.

Sorgente: E Salvini, dopo il voto, in silenzio, riapre i porti e si prende gli immigrati | Rep

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