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Procedura Ue? “Non servono misure correttive” ribadisce il premier da Malta, dove partecipa al summit dei Paesi del sud d’Europa. L’Ue, intanto, ha dato all’Italia una settimana di tempo per dare risposte sui conti pubblici

14 giugno 2019 “La lettera è quasi pronta, la stiamo rivedendo”, l’importante “sono i contenuti”. Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo da Malta- dove partecipa al summit dei Paesi del sud d’Europa- a una domanda sulla lettera che intende inviare all’Unione europea. La scorsa settimana la Commissione ha ammonito l’Italia sui conti pubblici e dato il primo via libera alla procedura di infrazione per debito. E a questo proposito, il premier ribadisce che “non abbiamo bisogno di misure correttive” per scongiurarla. “I nostri fatti e le nostre azioni- spiega -, sono scritti nei nostri bilanci, nei conti e nelle nostre entrate. Quindi i fatti ci sono”. “Salvini? Abbassare le tasse è obiettivo comune” Quello di abbassare le tasse “è un obiettivo comune a tutte le componenti del governo, a tutte le forze politiche quindi anche al presidente del consiglio. E’ scritto nel contratto di governo. Faremo di tutto per perseguirlo. Ovviamente, tenendo i conti in ordine, questo sì” ha quindi concluso Conte, rispondendo a chi chiedeva se fosse compatibile l’obiettivo di abbassare le tasse e rispettare le richieste europee. Dopo la Commissione e gli sherpa dell’Ecofin, oggi è stata la volta dell’Eurogruppo di appoggiare la posizione di Bruxelles, ritenendo giustificata l’applicazione della procedura. Dalle riunioni di Lussemburgo filtra l’insoddisfazione per le indicazioni fornite dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sull’impegno del governo a restare in linea con le regole di bilancio. Tanto che sia i ministri, anche se tutti disponibili a trovare un accordo per evitare la procedura sul debito, sia l’esecutivo europeo avrebbero dato una settimana a Tria per fornire risposte esaurienti e dare una valutazione approfondita sulla situazione italiana. Ue: a Italia una settimana per nuovi dati sui conti Il Governo ha più o meno una settimana di tempo per rispondere ai dubbi dell’Ue sui conti,portando i nuovi elementi che ha promesso: è quanto emerso al termine della due giorni di riunioni in Lussemburgo, nelle quali il ministro Giovanni Tria ha avviato il negoziato, ascoltando le richieste della controparte. I tempi si starebbero quindi stringendo, perché la Commissione ha bisogno di tempo per valutare i nuovi dati prima di preparare la raccomandazione di apertura della procedura contro l’Italia sul debito. Si guarda quindi all’ultimo mercoledì di giugno, il 26, come data possibile per adottare la raccomandazione sulla procedura. La quale dovrà poi essere approvata da Eurogruppo ed Ecofin dell’8-9 luglio. Cruciale, a questo punto, sarà il vertice europeo di giovedì e venerdì prossimi, dove il premier Conte incontrerà il presidente Juncker. Bruxelles ha bisogno di nuovi elementi da valutare, ma non potrà accontentarsi dei risparmi già materializzati sull’attuazione delle misure nel primo semestre dell’anno.Secondo quanto si apprende, ha bisogno di risparmi maggiori e di rassicurazioni concrete sul 2020.

Sorgente: Conte: “La lettera all’Ue è quasi pronta, la stiamo rivedendo” – Rai News

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