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Ballottaggi comunali 2019: Livorno torna alla sinistra, Ferrara alla Lega dopo 69 anni,  M5S vince a Campobasso

Sono 136 i comuni delle regioni a statuto ordinario dove si è svolto il secondo turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco. «Vittoria straordinaria», commenta il vicepremier Matteo Salvini

di Valentina Santarpia

È un testa a testa virtuale quello tra centrodestra e centrosinistra che sembrano spartirsi a metà le poltrone dei sindaci al ballottaggio. A Reggio Emilia, Cesena, Livorno, Cremona, Prato, e Rovigo avanti la sinistra, Ferrara, Biella e Vercelli alla Lega, Campobasso ai Cinque Stelle: si sono chiusi alle 23 i seggi per i ballottaggi nei 136 comuni chiamati al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale e arrivano già i primi risultati. Al voto 136 comuni. L’affluenza è confermata in forte calo rispetto al 26 maggio: alle 23 aveva votato il 52,63% degli aventi diritto, rispetto al 68,37% del primo turno. La Basilicata la regione che ha fatto registrare il dato più alto, 56,7%, l’Abruzzo quella più bassa, 45,72%. Entusiasta il primo commento del vicepremier Matteo Salvini: «Straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi, abbiamo eletto Sindaci dove governava la sinistra da settant’anni!», ha detto commentando la vittoria a Ferrara, storicamente governata dalla sinistra. Soddisfatto anche il segretario Pd Nicola Zingaretti: «L’alternativa c’è».

I sindaci

Due i capoluoghi di Regione dove si è votato: Potenza, dove è sfida all’ultimo voto tra il centrodestra Mario Guarente e Valerio Tramutoli (liste civiche) e Campobasso, dove i Cinque Stelle, unico caso in cui sono arrivati al ballottaggio, hanno vinto: Roberto Gravina ha ottenuto il 69,07% dei consensi contro Maria Domenica D’Alessandro della Lega (30,93%). Sotto i riflettori la sfida di Ferrara, dove la sinistra, che governa la città dal 1948, è costretta a cedere la città al leghista Alan Fabbri (56,77%), che già al primo turno, con il 48,4% dei consensi, ha sfiorato la vittoria su Aldo Modonesi che si è fermato al 43,23%; Reggio Emilia, dove il sindaco uscente Luca Vecchi (63,61%), appoggiato dal Pd e 5 liste, viene riconfermato alla guida della città su Roberto Salati del centrodestra (36,69%); Forlì, dove Gian Luca Zattini del centrodestra (53,07%) spodesta il centrosinistra di Giorgio Calderoni (46,93%). Tra le città al ballottaggio, pure Cremona, dove il candidato del centrosinistra, Gianluca Galimberti, ha battuto (al 55,94%) quello di centrodestra Salvatore Carlo Malvezzi (al 44,06%); Ascoli Piceno, dove Marco Fioravanti (59,31%) ha vinto su Piero Celani (40,69%); Biella, dove il leghista Claudio Corradino (50,98%) l’ha spuntata su Donato Gentile (49,02%); Verbania, finisce al centrosinistra, nel rush finale Silvia Marchionini (50,62%) ha superato il candidato del centrodestra Giandomenico Albertella (49,38%); Vercelli, dove Andrea Corsaro, del centrodestra, è il nuovo sindaco con il 54,80% dei consensi contro il 45,20% di Maura Forte del centrosinistra; Livorno, dove, finita l’era Nogarin, il centrosinistra con Luca Salvetti ha vinto(63,32%) e riprende la poltrona della città che faceva gola anche al centrodestra con Andrea Romiti (fermo al 36,68%); Prato, dove il sindaco uscente Matteo Biffoni del Pd (al 56,12%) ha riconfermato la poltrona che gli veniva insidiata da Daniele Spada del centrodestra (43,88%); Rovigo, dove il Pd Edoardo Gaffeo strappa la poltrona a Monica Gambardella, la sfidante della Lega, con il 50,94% dei voti; Cesena, dove Enzo Lattuca, candidato per il centrosinistra, è il nuovo sindaco (55,74%), contro il 44,26% del suo avversario per il centrodestra Andrea Rossi;Foggia, dove si è affermato Franco Landella del centrodestra (53,28%) su Giuseppe Cavaliere del centrosinistra (46,72%); Avellino, dove la lista civica con Gianluca Festa ha avuto la meglio (51,52%) sul candidato del centrosinistra Luca Cipriano (48,48%); Potenza, dove Mario Guarente del centrodestra (50,31%) ha battuto Valerio Tramutoli (49,69%), lista civica. Ha vinto il centrosinistra anche a Fano (Pesaro-Urbino), mentre ad Avellino Gianluca Festa (liste civiche) ha avuto la meglio sul centrosinistra Luca Cipriano.

La giornata elettorale

Una polemica social ha invece caratterizzato la giornata elettorale a Vercelli: vittima Paolo Tiramani, il deputato della Lega autore nei giorni scorsi del fotomontaggio ritenuto sessista nei confronti della sindaca uscente Maura Forte, candidata al secondo mandato del centrosinistra. Giulia Bodo, esponente di +Europa e sorella del candidato sindaco Federico Bodo, escluso dal ballottaggio, gli ha augurato di morire come l’ex parlamentare leghista della zona, Gianluca Buonanno. Maura Forte ha condannato e preso le distanze dal post della Bodo.

sorgente: corriere.it

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