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«Alla fine abbiamo deciso di farli e consegnarli dove c’era richiesta» afferma Italo Di sabato, storico coordinatore dell’Osservatorio sulla repressione e membro della Casa del Popolo di Campobasso. L’attivista si dice stupito dalla reazione del capoluogo del Molise, una cittadina di circa 50mila abitanti, di fronte all’iniziativa di protesta contro la visita del ministro dell’Interno. «Il sud non dimentica», «Salvini prima i neuroni», «No al ministro dell’odio», «Lega la Lega», «Vattene», «Prima le braciole», «Il Molise non ti vuole, Salvini vattene» sono alcune delle scritte appese nelle strade della cittadina.

«Abbiamo deciso di fare questa azione come risposta a quello che è successo a Salerno e Bergamo, dove le forze dell’ordine hanno ordinato di togliere gli striscioni anti-Salvini esposti ai balconi – racconta Di Sabato –   È stato qualcosa di davvero stupefacente per una città come Campobasso che è spesso dormiente su tante cose. Alla fine abbiamo realizzato più di 200 striscioni. La città è tappezzata, come si vede dalle foto, e questo ci fa ben sperare».

Nel frattempo, nonostante la pioggia, un presidio numeroso si è riunito in una delle piazze centrali della città dove in serata dovrebbe arrivare il ministro. «Nelle prossime settimane come Casa del Popolo organizzeremo un’assemblea pubblica antirazzista e antifascista per organizzarci e sfidare l’ondata nera che attraversa il paese. Sappiamo bene che Salvini è l’effetto delle politiche messe in campo in questi anni dal Pd, dalla legge Minniti-Orlando, dai provvedimenti  che hanno impoverito la popolazione e punito i movimenti sociali. Basti pensare negli ultimi 25 anni il 75% della spesa sociale è stato dirottato verso le spese penali. È arrivato il momento di fare qualcosa».

Dopo le contestazioni ricevute praticamente in tutte le piazze, le proteste goliardiche di ragazze ragazzi che hanno messo in crisi la propaganda via selfie, il messaggio partito dagli studenti della Sapienza che hanno accolto in massa Mimmo Lucano, gli striscioni alle finestre sono forse un altro segnale che la luna di miele tra il ministro e il paese non durerà per sempre?

Sorgente: «Stiamo facendo striscioni contro Salvini da 24 ore». La protesta di Campobasso – DINAMOpress

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