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«Fanno pulire il Meschio ai negri quando non sono in grado di lavarsi nemmeno le mutande». La posizioni apertamente razziste dell’aspirante consigliere stanno facendo discutere i residenti di Vittorio Veneto. Sforzin è anche insegnate in una scuola primaria e il preside sta valutando una denuncia

Nello stesso giorno delle europee, nella cittadina di Vittorio Veneto (Treviso) si terranno le elezioni amministrative. Tra le varie liste in corsa c’è quella di “Toni Miatto sindaco”, appoggiata dal candidato consigliere Tancredi Sforzin. Le sue posizioni apertamente razziste, però, stanno creando qualche preoccupazione nel comune medaglia d’oro alla Resistenza. Soprattutto perché Sforzin è anche un insegnante alla scuola primaria di Gaiarine.

«Ogni protesta degli immigrati, per come la vedo io, è illegittima. Quando poi la fanno gli africani che sono dei vittimismi cronici, farei sparare sulla folla», si legge in uno dei commenti su Facebook a firma Sforzin. A segnalare i commenti la pagina dell’Osservatorio Antifascista Vittoriese, che si impegna affinché la “doverosa sensibilità antifascista” della cittadina non venga lasciata da parte.

Dopo le segnalazioni, l’aspirante consigliere 36enne ha cancellato tutte le tracce dal suo profilo social. Ma le tracce delle sue posizioni sono ancora reperibili in rete grazie agli screenshot dell’Osservatorio, e ora il preside della sua scuola si chiede se non sia opportuno sollevarlo dal proprio incarico e ricorrere addirittura alla denuncia.

«Non ne ero a conoscenza ma mi pare del tutto inopportuno», dice il direttore dell’istituto di Gaiarine in un’intervista al giornale locale La Tribuna. «Dovrei passare il caso all’ufficio scolastico provinciale. Forse ci sono anche estremi per una denuncia».

I commenti di Sforzin

«Fanno pulire il Meschio ai negri quando non sono in grado di lavarsi nemmeno le mutande», si legge in uno dei post condivisi dall’Osservatorio. «Qualcuno mi spiega per quale motivo le mani dei negri dovrebbero commuovere a prescindere? Profumano di dignità? Si gratteranno il culo anche loro, come fanno tutti quando non se lo lavano e gli prude».

Sforzin, il candidato consigliere che pubblica post razzisti e vuole bruciare i libri di Gramsci foto 1
Fonte: Osservatorio antifascista vittoriese

In un’altra occasione, l’insegnante aveva minacciato di dar fuoco nel Panevin a tutti i libri di Antonio Gramsci, intellettuale marxista e segretario del Partito Comunista d’Italia dal 1924 al 1927 – (nelle campagne venete è ancora viva la tradizione popolare delle pire di fuoco, grandi falò propiziatori chiamati anche foghere, ndr). «È arrivato il grande giorno, Stasera brucerò sul Panevin tutti i libri di Gramsci che troverò nella biblioteca di Vittorio Veneto. La comunità non ha bisogno di leggere quello schifo: il fuoco sacro degli antichi curerà e guarirà tutti i mali del corpo e della mente. Panevin vs comunismo».

Non potevano salvarsi dalla sua tastiera nemmeno i partigiani dell’Anpi. A commento di una notizia in cui si riportava una loro manifestazione contro la nuova sede di CasaPound a VIttorio Veneto, Sforzin ha scritto:
«Cosa non si fa per dare un senso ad un’esistenza che di suo non ne ha. #mestizia».

Sorgente: Sforzin, il candidato consigliere che pubblica post razzisti e vuole bruciare i libri di Gramsci – Open

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